(ANSA) - TORINO, 17 MAG - Un'assemblea congiunta con i
dipartimenti occupati. È terminata così, nel cortile del
Politecnico di Torino, la manifestazione Pro Palestina che era
partita questa mattina dalla sede delle facoltà umanistiche
Palazzo Nuovo.
Oltre un centinaio di giovani seduti in cerchio hanno
ascoltato gli interventi dei loro compagni. Tutti insieme per
chiedere che "l'Università non abbia più rapporti con lo Stato
di Israele, colpevole del genocidio del popolo palestinese".
Sullo sfondo, srotolata sulla facciata dell'Aula Magna, una
gigantesca bandiera della Palestina. Gli studenti dei tre atenei
occupati - UniTo, Politecnico e Fisica - parlano di vittoria, di
aver conquistato il "diritto di portare avanti un'assemblea qui
dentro". "Non era affatto scontato, visto che questa mattina il
rettore Stefano Corgnati ha dato indicazioni alla sicurezza di
chiedere il tesserino universitario, impedendo l'accesso a chi
fosse senza smart card". Ma non si sono registrate tensioni
quando il corteo è entrato dentro il Politecnico. Ha sfilato per
i corridoi vuoti del dipartimento e poi si è svolta l'assemblea.
"Vogliamo un confronto con il rettore - dicono gli
universitari del 'Poli' - vogliamo sapere quali sono i progetti
in atto con Israele e chiedere che vengano interrotti". Dopo
aver rilanciato il corteo di domani a l'assemblea nazionale con
altre università occupate italiane che ci sarà questo pomeriggio
a Palazzo Nuovo, gli attivisti si sono dati appuntamento sempre
al Politecnico per le 17, quando alcuni docenti "solidali con
noi e con la causa palestinese", terranno le lezioni in cortile,
con i giovani. (ANSA).
Studenti Pro Palestina in assemblea,'stop ricerche con Israele'
Al Politecnico incontro tra gli occupanti dei 3 atenei torinesi