Piemonte

Oipa dopo bimbo azzannato da pitbull, regolamentare alcune razze

"Chi vende incautamente cani da presa è moralmente responsabile"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 18 MAG - "Ennesima vittima di quella che ormai sembra essere la moda del momento: comprare o adottare un cane molosso o molossoide senza avere le necessarie competenze per gestire questi tipi di cane". È quanto osserva l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), dopo che ieri nel Vercellese un bambino di cinque mesi è morto dopo essere stato attaccato da un pitbull.
    L'Oipa "torna a chiedere al legislatore nazionale - scrive l'associazione in una nota - di regolamentare con urgenza la detenzione di determinate razze o simil-razze. Allo stesso tempo, osserva che chi cede o vende incautamente 'cani da presa' è moralmente responsabile di questi gravi fatti. Molto spesso, questi animali provengono da cucciolate casalinghe, quando non da traffici illeciti", citando casi di recenti attacchi da parte di pitbull, amstaff e american bully.
    L'Oipa sottolinea che "certi cani troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente.
    A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia, ma occorrerebbe una norma nazionale per imporre a tutti i Comuni di regolamentare il tema".
    L'Oipa chiarisce come "anzitutto non esista un elenco di cani ritenuti pericolosi. Nel 2006 il ministero della Salute ha emesso un'ordinanza riguardante la 'tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani', nella quale era prevista una lista di razze canine ritenute pericolose. Successive ordinanze hanno poi abolito questo elenco a causa della relativa incertezza e, soprattutto, della discriminazione delle razze".
    "Attualmente la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici - spiega l'avvocata Claudia Taccani, responsabile dell'ufficio legale dell'Oipa -. In caso morsicatura o zuffa tra cani infatti il cane e il suo proprietario vengono segnalati al servizio veterinario Asl, che tiene un registro dei cani dichiarati aggressivi, e sono obbligati a seguire un corso formativo". (ANSA).
   

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