Piemonte

Imprese del commercio torinesi, è allarme sicurezza

Appello Ascom al prefetto e al neoassessore Porcedda

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 21 MAG - Nel 2023 quasi il 30% degli imprenditori del terziario torinese ha percepito un peggioramento dei livelli di sicurezza. Il furto è il crimine più temuto per il 40% degli imprenditori; seguito dalle truffe e frodi informatiche (31%), da spaccate e atti vandalici (28%).
    Preoccupa anche l'estorsione. Oltre il 70% ha investito in antifurti e sorveglianza. Sono i dati di un focus sulla sicurezza e la legalità che analizza la percezione degli imprenditori, realizzato dall'Ascom in occasione dell'Osservatorio trimestrale.
    "La sicurezza rimane una priorità assoluta. Facciamo appello al prefetto Donato Cafagna e al neo assessore alla Sicurezza del Marco Porcedda affinché gli imprenditori possano tornare a operare in un contesto sicuro e protetto. Questo clima non solo mina la serenità delle attività commerciali, ma influisce negativamente anche sull'attrattività di Torino e della provincia" afferma la presidente Maria Luisa Coppa che chiede un incontro al nuovo assessore. "Chiediamo una politica di sicurezza integrata e un rafforzamento della collaborazione tra le forze dell'ordine e le associazioni di categoria. Solo così potremo creare un ambiente sicuro dove le nostre imprese possano prosperare e contribuire attivamente alla crescita economica locale".
    Il peggioramento dei livelli di sicurezza riguarda le attività del commercio no food (25%), della ristorazione (24%) e del commercio food (20%); sono stati meno toccati la ricezione turistica (14%), i trasporti e la logistica (13%) (ANSA).
   

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