Piemonte

Eleonora Riso, 'il mio futuro? Una guesthouse nel verde'

La vincitrice di Masterchef a Dogliani: non aprirò un ristorante

Redazione Ansa

(ANSA) - DOGLIANI, 24 MAG - "Aprire un ristorante? Mai, è una cosa da ricchi. Lavorare in quello di qualcuno? Difficile, troppo duro. La verità è che faccio fatica a fare programmi sensati, ma mi rendo conto che senza obiettivi è difficile stare al mondo. E così, poco alla volta, partendo non da un sogno, ma da un incubo, sto cercando di mettere a fuoco cosa potrebbe appagarmi". Parla così del suo futuro Eleonora Riso, 27 anni "più o meno'", vincitrice dell'ultima edizione di Masterchef. E' al Festival della Tv di Dogliani, nelle Langhe, dove partecipa a un incontro con Niccolò Califano che al talent show di cucina si è classificato quinto. Tra i due c'è una bella intesa e si è parlato di una storia tra loro, ma tutti e due negano. "Ci odiamo e ci vogliamo bene, su molte cose reagiamo allo stesso modo, su altre invece mi sembra inconcepibile. Comunque nessun legame affettivo", spiega Eleonora che prima di vincere Masterchef faceva la cameriera in un ristorante a Firenze dove vive da sette anni.
    Qual è quindi questo futuro che inizia a immaginare la giovane chef livornese? "Mi piacerebbe stare nella natura, fare lavori di creazione, manipolazione. Un agriturismo, anzi meglio una guesthouse in campagna, immersa nel verde, con orto, animali da cortile, accoglienza, cucina e arte: ecco questo potrebbe essere un buon progetto" confessa. Un programma che non si concilia con il progetto di trasferirsi a Milano. "Lo faccio solo per crearmi le basi economiche per potere poi entrare nel mondo del lavoro e fare quello che voglio davvero", dice Eleonora che da vincitrice di Masterchef ha in questo periodo un'agenda fitta di impegni tra interviste, showcooking e workshop, seguita dall'agenzia Capital Innova. Ha anche pubblicato un libro di ricette. E uno sguardo attento ai social (su Instagram ha 365.000 followers) e un'unica certezza: non finirà gli studi di architettura anche se le mancano solo cinque esami e ha una media altissima. "Ho scelto questa facoltà perché a 18 anni mi è sembrata la cosa meno brutta, ma sarebbe uno spreco di tempo. Non è la mia strada. Forse per completare l'università avrei dovuto fare Psicologia". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it