(ANSA) - TORINO, 24 MAG - Era stato punito con sette giorni
di consegna perché, a causa di fastidiose vesciche ai piedi,
aveva smesso di marciare. Ora il Tar del Piemonte ha
sostanzialmente riabilitato un alpino - che all'epoca del fatto
era in forza al Battaglione Susa - con una sentenza che ha
annullato i provvedimenti del Comando.
Alla 'penna nera', un caporalmaggiore con un ottimo stato di
servizio, era stato contestato il fatto che durante
un'esercitazione in montagna si era fermato dopo "meno di cinque
km di marcia percorsi in circa tre ore". La sanzione
disciplinare gli era stata inflitta in quanto "rifiutava di
proseguire dimostrando scarso impegno". Il problema ai piedi era
però piuttosto serio, tanto che, come si ricava dai certificati
medici, le algie richiesero oltre venti giorni di riposo
assoluto.
Il Tar ha dovuto districare una matassa piuttosto
ingarbugliata. La colpa del militare è stata "adeguatamente
provata", ma i superiori conoscevano il suo stato di salute; lo
stesso caporalmaggiore, peraltro, aveva scelto liberamente di
prendere parte all'attività anche se avrebbe potuto farsi
esonerare. I giudici, alla fine, hanno stabilito che la sanzione
della consegna, che è una delle più severe (di peggio c'è
soltanto la consegna di rigore), è stata esagerata e,
soprattutto, poco motivata: il Comando avrebbe dovuto, da un
lato, "esporre i profili oggettivi ovvero soggettivi sulla base
dei quali poter formulare una valutazione di elevato disvalore
del fatto"; dall'altro avrebbe dovuto anche prendere in esame la
carriera dell'alpino, che fino a quella marcia era stata
connotata da "elevato rendimento e rispetto della disciplina".
(ANSA).
Punito per le vesciche ai piedi, alpino riabilitato dal Tar
Sentenza a Torino, la 'penna nera' si era fermata durante marcia