(ANSA) - TORINO, 25 MAG - "La Juve ha centrato gli obiettivi
prefissati, non si può vincere sempre: posso dire che in questi
pochi giorni ho trovato un grande gruppo e ho conosciuti grandi
uomini con tanta voglia di migliorarsi": così Paolo Montero
saluta la Juventus dei grandi dopo due partite con quattro punti
conquistati. "Qui c'è una squadra forte, Fagioli può diventare
un pilastro del futuro e Yildiz ha talento, il paragone con Del
Piero è bello ma Alex è una bandiera come Boniperti e Scirea -
continua in conferenza stampa - ma ha grande talento. Djalò? Per
fortuna non mi assomiglia perchè altrimenti prenderebbe tanti
cartellini rossi (ride, ndr), ma è ha personalità e velocità per
poter stare alla Juve". Ora tornerà alla guida dei giovani
bianconeri: "Tornerò a fare il mio lavoro, Torino ormai è casa
mia e quando passeggio è come se stessi a Montevideo" conclude
il tecnico. Intanto, per Alex Sandro è arrivato il momento dei
saluti. "Non avevo mai pianto tanto in vita mia come durante
questa settimana, è stato un bellissimo viaggio - dice dopo aver
ricevuto l'abbraccio dello Stadium e dei compagni - e, oltre
alle vittorie, mi porto dietro tutte le persone che ho
conosciuto e tutto il loro amore, perché qui alla Juve c'è
davvero una grande famiglia". E adesso? "Non ho deciso ancora
nulla, ma certamente sarò felice e darò sempre il meglio" dice
il classe 1991, diventato lo straniero con più presenze nella
Juve a quota 327 come Pavel Nedved. Raffaele Palladino si gode
un altro ottimo risultato: "Queste due salvezze valgono due
scudetti, non siamo soddisfatti ma di più - il commento alla
stagione del Monza - e non siamo mai stati in lotta per la
retrocessione: non era assolutamente scontato, tutta la squadra
ha fatto una stagione incredibile". Il suo futuro, però, resta
in bilico: "Ora vado a Napoli perché devo staccare e riposare,
poi a inizio incontrerò Galliani e decideremo con serenità - le
sue parole in conferenza stampa - ma posso dire che il Monza
proseguirà nella sua crescita: il presidente Berlusconi ci manca
molto ma qui c'è una società sana, amerò per sempre questi
ragazzi perché mi hanno fatto crescere come allenatore e
soprattutto come uomo". (ANSA).
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