Piemonte

Alla Venaria le note del Late Spring Music, da Vivaldi a Reich

Dal 30 maggio al 2 giugno, ospite d'onore Salvatore Accardo

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 28 MAG - Tutto è pronto alla Reggia di Venaria per il Late Spring Music Festival, ideato con Claudio Pasceri tra i più apprezzati violoncellisti italiani, nella veste di artista in residence. La rassegna internazionale, con vari appuntamenti musicali, torna all'ex residenza sabauda da giovedì 30 maggio a domenica 2 giugno 2024, per la sua seconda edizione. L'intento è promuovere una 'pacifica invasione in musica', con appuntamenti pensati ad hoc per gli spazi della Venaria. Con artisti di prestigio internazionale, il festival coinvolgerà le suggestive Sala di Diana e Cappella di Sant'Uberto, oltre ai grandiosi Giardini e alla maestosa Galleria Grande. Per la prima volta la Reggia ha anche co-prodotto un disco. Sono attesi, tra gli altri, Wilhem Latchoumia, Andrei Pushkarev, Herbert Schuch e il Quartetto Prometeo L'accesso agli eventi è compreso nel costo del biglietto d'ingresso, ma nasce un abbonamento speciale.
    "Per noi, il Late Spring Music Festival è un evento molto importante. Alla Reggia è in corso la mostra su Capodimonte e il flusso è altissimo. Subito dopo il festival arriverà il Caravaggio, lo presenteremo il 6 giugno" spiega Guido Curto, direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude. "Partiamo dal luogo con la sua storia e le sue varie stratificazioni storiche. L'idea è interagire con il luogo stesso.Non c'è un tema del festival, il tema è la Reggia. È come uscire da Sant'Uberto e andare ai giardini con l'eco di qualcosa. L'appuntamento con Accardo sarà molto toccante, verrà con sua figlia Irene che ha 15 anni, una pianista molto promettente, e parlerà della sua esperienza. Poi suonerà un brano con la figlia. È una cosa bellissima riuscire a coniugare le due cose" osserva Pasceri. "Il titolo del festival è in inglese perché vogliamo fare venire idealmente la gente da New York, lo spirito internazionale c'è da subito. Non è il classico festival che può portare la musica in un luogo insolito, noi non siamo un museo ma una residenza. È normale che si allarghi questa musica fino al contemporaneo" sottolinea Francesco Bosso, architetto, responsabile degli eventi del Consorzio. (ANSA).
   

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