(ANSA) - TORINO, 31 MAG - Si chiama "terapia del viaggio" o
"trenoterapia" ed è un intervento non farmacologico adottato per
favorire il benessere delle persone che convivono con il morbo
di Alzheimer e di altre forme di demenza senile. Viene
utilizzato, ad esempio nei nuclei dedicati al declino cognitivo
della Residenza Richelmy di Torino del gruppo emeis, che si sono
trasformati, con una ristrutturazione permanente, in un vero e
proprio villaggio: i corridoi, i luoghi comuni e le stanze per
le visite sono diventate la perfetta ricostruzione di un paese,
con tanto di negozi, ufficio postale e edicola, fino alla
stazione di Porta Nuova di Torino con il suo tabellone degli
orari e i vagoni del treno, dove i passeggeri possono
accomodarsi per il loro viaggio nei ricordi.
Questo intervento consiste infatti nella simulazione di un
viaggio in treno "ed è utilissimo - viene evidenziato - per far
riaffiorare ricordi ed emozioni, per stimolare il dialogo, la
socializzazione o anche l'appetito, offrendo uno strumento in
più agli operatori per provare a intervenire sui comportamenti
speciali e sugli stati di agitazione connessi alla patologia
dell'Alzheimer. L'intervento inizia già per le vie del
villaggio, alla posta e in biglietteria, dove i residenti
possono vivere situazioni realistiche, che riportano a momenti
già vissuti del loro passato. Si prosegue spostandosi nel vagone
del treno, dove uno schermo riproduce le immagini di paesaggi in
movimento, che fanno riaffiorare ricordi stimolando le reazioni
e le relazioni tra le persone presenti, il chiacchierare col
vicino di posto e mangiare qualcosa insieme.
Chiara Celentano, direttrice di Residenza Richelmy racconta:
"Abbiamo rivisto interamente due reparti. Sempre di più ci
allontaniamo dall'idea di ospedale e ci avviciniamo al concetto
di comunità, dove le persone vivono una vita sociale in spazi
comuni e tornano a casa". (ANSA).
A Torino una Rsa per Alzheimer con la terapia del viaggio
Ricostruito un villaggio, con i negozi e la stazione