(ANSA) - TORINO, 12 GIU - Non ci fu "nessun accordo
collusivo". Con una sentenza di 100 pagine il gup Stefano Sala
spiega le ragioni per le quali lo scorso 12 maggio, direttamente
all'udienza preliminare, ha prosciolto alcune dirigenti e
funzionarie dei servizi sociali del Comune di Torino dall'accusa
di avere dato vita a un 'caso Bibbiano' nel capoluogo
piemontese.
Secondo il giudice furono le donne ad affidarsi alla Bolognini e
le funzionarie del Comune "non furono minimamente coinvolte".
Tanto meno furono stretti accordi "per manipolare le
informazioni". Nessuno degli esperti, inoltre, all'epoca dei
fatti "aveva ragione di dubitare delle dichiarazioni" della
specialista. (ANSA).
'No collusioni', gup respinge ipotesi caso Bibbiano a Torino
Le motivazioni del proscioglimento delle funzionarie del Comune