(ANSA) - TORINO, 13 GIU - "Va radicalmente sgomberato il
campo dall'idea" che le operatrici dei servizi sociali del
Comune di Torino "abbiano enfatizzata una condizione di disagio
di scarsa o ridotta rilevanza" su un bambino dato in affido "al
solo scopo di favorirne lo sradicamento dal suo ambiente
familiare di origine". E quanto scrive il giudice Stefano Sala,
del tribunale di Torino, nella sentenza con cui ha prosciolto
direttamente all'udienza preliminare, ritenendo inutile un
processo, alcune funzionarie imputate per una vicenda che
ricordava il caso Bibbiano.
Il procedimento si riferiva a due fratellini di origine
nigeriana affidati nel 2013 a una coppia di donne: entrambe, a
differenza delle operatrici, sono state rinviate a giudizio, e a
loro carico c'è un'ipotesi di maltrattamenti inflitti ai
piccini. (ANSA).
Affidi: gup Torino, bimbi non sradicati dalla famiglia
Sentenza di proscioglimento per operatori servizi sociali