Piemonte

Dieci anni fa moriva Faletti, Amerio 'era arte fatta persona'

Il cantautore astigiano ricorda l'artista suo concittadino

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 04 LUG - Nel decimo anniversario della morte, il cantautore astigiano Danilo Amerio ricorda il concittadino Giorgio Faletti. "E' stato arte fatta persona. Un genio poliedrico volato via troppo presto. E' stato il mio migliore amico. Un fratello con cui condividere giorni di vita, musica, cultura, comicità e letteratura. Amava cantare, era la sua passione. Sembra ieri quando trent'anni fa, a Sanremo 1994, eravamo entrambi in gara: io con 'Quelli come Noi', terzo posto fra le Nuove Proposte, lui invece fra i Big con 'Signor Tenente' dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino classificatasi seconda con tanto di Premio della Critica. Canzone che realizzammo insieme, .- ricorda Amerio - essendo fra l'altro anche il produttore del suo album 'Come un cartone animato' che la contiene".
    Ameri ricorda che lui e Faletti si ritrovarono concorrenti al Festival di Sanremo anche nel 1995, "ambedue fra i Campioni, lui con 'L'assurdo mestiere', io con 'Bisogno d'amore'. Giorgio era un instancabile. Curioso per natura, eclettico per definizione.
    Un vulcano. Ogni volta aveva sempre idee nuove da propormi. E finiva puntualmente col dire: "Danilo, per fare tutto quello che abbiamo in mente ci vorrebbero tre vite". Una figura straordinaria per capacità e umiltà nella storia della cultura italiana contemporanea", conclude Danilo Amerio. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it