(ANSA) - TORINO, 09 LUG - Scudi in plexiglass, caschi, torce
di segnalazione nautica, diverse batterie multiple di razzi,
decine di petardi e fumogeni. E ancora: fionde, liquido
infiammabile, bastoni e maschere antigas. Un vero e proprio
arsenale è stato sequestrato questa mattina dalla digos della
questura di Torino, durante lo sgombero del centro sociale ex
Lavatoio di corso Benedetto Brin 21, nella periferia nord del
capoluogo piemontese.
Per gli investigatori si trattava di una base logistica
dell'area più dura del movimento anarco-insurrezionalista,
quella che aveva creato violenti disordini durante la
manifestazione del 4 marzo 2023, in solidarietà ad Alfredo
Cospito, detenuto in regime di 41 bis. Per quelle violenze sono
state eseguite, ad aprile di quest'anno, 19 misure cautelari e
ci sono 75 persone indagate, con accuse per devastazione e
violenza a pubblico ufficiale aggravata.
Secondo gli investigatori la regia di quella guerriglia
urbana sarebbe riconducibile proprio ai militanti dell'ex
Lavatoio. Ne sarebbe riprova tutto il materiale sequestrato
questa mattina, tra cui anche delle ricetrasmittenti che
sarebbero state utilizzate dagli antagonisti durante la
manifestazione del 4 marzo, per coordinarsi durante i disordini.
Diverse le scritte sui muri dell'ex Lavatoio, in particolare
contro le forze dell'ordine: "Più Digos e Ros morti e pure un
pm" e "Se Gaza brucia, Torino esplode".
L'immobile è ora sotto sequestro preventivo. Dopo lo sgombero
una ventina di anarchici ha manifestato bloccando il traffico
per pochi minuti in piazza Baldissera. (ANSA).
Sgombero ex Lavatoio a Torino, c'era l'arsenale degli anarchici
Per investigatori materiale utilizzato nel corteo per Cospito