(ANSA) - CUNEO, 25 LUG - C'è una via d'uscita per
l'agricoltura dal flagello della cimice asiatica. Si chiama
Anastatus bifasciatus ed è il nemico più irriducibile della
cimice marmorizzata e di altri parassiti.
Una sperimentazione, sostenuta dal Disafa dell'università di
Torino e dal settore fitosanitario della Regione Piemonte, è in
corso dal 2019 a partire dall'alta Langa, dove la corilicoltura
ha patito più di tutti gli altri comparti la proliferazione del
parassita. Oggi i comuni coinvolti sono 37 e 76 le aziende
interessate. Negli areali più colpiti, dove la percentuale di
danni causati dalle cimici aveva raggiunto il 90%, si è scesi
fino al 4%, su livelli assimilabili a quelli pre-emergenza.
Oggi a Cuneo Coldiretti ha organizzato un rilascio
dimostrativo in un noccioleto, alla presenza dei vertici
provinciali, il direttore Fabiano Porcu e il presidente Enrico
Nada. L'Anastatus bifasciatus ha il vantaggio di essere una
specie autoctona, non soggetta quindi alle limitazioni normative
che restringono l'impiego della vespa samurai, altro grande
antagonista della cimice. (ANSA).
Cimice asiatica, rilasciati 72mila insetti antagonisti
Coldiretti Cuneo ha avviato l'operazione nelle ultime settimane