Piemonte

Parco Val Grande, al via ripristino dei pascoli su 25 ettari

Iniziato il taglio della felce aquilina, riduce la biodiversità

Redazione Ansa

(ANSA) - VERBANIA, 26 LUG - Il Parco nazionale della Val Grande, nel Verbano-Cusio-Ossola, ha avviato l'intervento di taglio della felce aquilina (Pteridium aquilinum), una specie cosmopolita, alta fino a due metri, che grazie alla sua capacità di diffondersi rapidamente riduce la biodiversità dell'area. La zona interessata dall'intervento, ampia circa 25 ettari, è quella Corte Bavarone, nel territorio comunale di Aurano.
    L'operazione, fa sapere l'ente parco, ha "lo scopo di ripristinare l'habitat di pascolo originario, un ecosistema in grado di stoccare grandi quantità di carbonio nel sottosuolo".
    L'iniziativa rientra nel 'Programma di interventi per l'efficientamento energetico, la mobilità sostenibile, la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici degli Enti parco nazionali' avviato dal ministero dell'Ambiente nel 2019.
    "In seguito all'abbandono dell'agricoltura montana - prosegue la nota del Parco Val Grande - i pascoli stanno scomparendo, inglobati dalla vegetazione pioniera che riduce drasticamente la biodiversità dell'area e la sua capacità di immagazzinare il gas serra". Il taglio della felce aquilina contribuirà anche a difendere la zona dagli incendi, perché il fuoco tende a svilupparsi molto rapidamente in questo tipo di vegetazione.
    L'intervento prevede ulteriori tagli a fine estate e poi ancora nel 2025 e nel 2026.
    Un'operazione simile è programmata per l'anno prossimo all'alpe Straolgio, nel territorio di Malesco, su una superficie di circa 4 ettari invasi principalmente da rododendri. (ANSA).
   

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