Piemonte

'Certe donne, a Torino', il racconto di Marina Rota a Ivrea

Nella chiesa barocca di San Gaudenzio per il Festival Book

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 08 SET - Pubblico delle grandi occasioni nella chiesa barocca di San Gaudenzio di Ivrea per l'incontro con la scrittrice Marina Rota e le otto torinesi straordinarie descritte nel suo ultimo libro "Certe donne, a Torino", edizioni Buendia Books. Nel corso della presentazione, tenutasi nell'ambito del Festival Book San Gaudenzio, organizzato dall'editore Ennio Pedrini, l'autrice, in dialogo con Lara Ballurio, ha raccontato alcuni aspetti insoliti della personalità delle protagoniste, soffermandosi in modo particolare sul talento letterario di Amalia Guglielminetti, sulla creazione delle bambole Lenci, nate dal grande dolore di Helen König per la morte della sua figlioletta, sul talento precoce della violinista Teresina Tua, le opere filantropiche e letterarie di Paola Lombroso, estromessa dalla redazione del Corriere della Sera che si appropriò della sua geniale creatura, Il Corriere dei Piccoli.
    "Certe donne, a Torino", basato su una rigorosa ricerca e focalizzato su incontri e interviste impossibili, grazie a viaggi immaginari a ritroso nel tempo, e a un profondo transfert fra l'autrice e le sue "sorelle", illumina queste figure nell'epoca in cui manifestarono il loro talento, rendendo loro il giusto riconoscimento storico e umano.
    "È vero che è stata dedicata una targa alla prima avvocata italiana Lidia Poët, una targa però apposta nei giardini infantili davanti al Tribunale. Non le è stata dedicata un'aula, come sarebbe stato doveroso. In fondo, il Tribunale le è stato negato anche dopo la morte" ha detto Marina Rota rispondendo a una domanda del pubblico. (ANSA).
   

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