(ANSA) - TORINO, 11 SET - "La delega specifica al Cibo è
stata voluta esplicitamente dal ministro Lollobrigida: sono il
primo in Italia ad averla. Intendo dare vita alla filiera
agroalimentare corta per il cibo piemontese, che parta dai
prodotti che identificano i territori e coinvolga i produttori,
il settore del commercio anche di vicinato, i mercati, la
ristorazione e la promozione locale, nazionale e internazionale
delle nostre eccellenze".
"Presenteremo a fine mese - ha annunciato - la nostra offerta
di prodotti ambasciatori del territorio al G7 dell'agricoltura
di Ortigia, al Salone del Gusto e Terra Madre e il 6 aprile
prossimo a Vinitaly. È l'avvio di un percorso di costruzione
complesso, che vedrà un cambio profondo di paradigmi, in cui
soggetti come i Distretti del Cibo devono diventare attori
fondamentali. La Regione - ha spiegato - istituirà un tavolo di
coordinamento, ma per sviluppare la filiera corta dobbiamo
pensare seriamente alla costituzione di una partecipata
regionale destinata esclusivamente alla promozione del
prodotto-cibo. Una realtà strutturata, eventualmente dotata di
una struttura manageriale. Lo strumento legislativo - ha
ipotizzato - potrebbe essere una nuova legge regionale che
garantisca la possibilità di stanziare in anticipo a bilancio le
risorse necessarie ai Distretti al di là della rigidità della
programmazione europea e senza costringerli a dipendere
totalmente dai bandi, permettendo loro di lavorare con
un'adeguata progettualità".
All'incontro sono intervenuti gli 8 Distretti nati in
Piemonte fra il 2022 e il 2024 e operativi sul territorio
regionale (sono oltre 250 in tutta Italia): il Distretto del
Cibo Chierese-Carmagnolese rappresentato da Roberto Ghio, il
Distretto del Cibo Monregalese-Cebano a indirizzo biologico
(Renato Suria e Franco Parola), il Distretto del Cibo del Roero
(Roberto Cerrato), il Distretto del Cibo e del Vino Langhe
Monferrato (Lorenzo Barbero, Giuseppe Giordano e Mario Damerio),
il Distretto del Cibo della Frutta del Saluzzese (Roberto
Dalmazzo), il Distretto del Cibo Terre da Tastè del Pinerolese
(Marta Ardusso e Francesca Costarelli), il Distretto del Cibo e
del Vino Mombarone, Serra Morenica e Naviglio di Ivrea (Franco
Cominetto e Giorgio Magrini) e il Distretto del Cibo dell'Alta
Langa e del Cebano (Gian Mario Mina, Romana D'Aniello). (ANSA).
Bongioanni, Distretti del cibo fondamentali per la filiera corta
L'assessore del Piemonte: "Serve pensare a partecipata reginale"