Piemonte

Vendemmia, crolla produzione nel Torinese e nel Canavese

Secondo Coldiretti colpa del cambiamento climatico

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 11 SET - Per le 936 aziende vitivinicole della provincia di Torino che coltivano 816 ettari di vigne si registra un calo di produzione che, a seconda delle zone e delle abilità dei produttori, varia dal 20 ad, addirittura, l'80%. Lo segnala la Coldiretti Torino rimarcando che le piogge continue che hanno interessato i vigneti del Torinese e del Canavese tra maggio e giugno, e una gelata tardiva a inizio maggio, in molte zone hanno compromesso le fioriture delle viti. "Questa annata 2024 conferma che la viticoltura torinese è drammaticamente in balìa del cambiamento climatico - commenta il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici - non sono più rinviabili quegli interventi in grado di affrontare un clima che è ormai tropicalizzato. Servono piccoli bacini per l'acqua, assicurazioni adeguate per i danni da clima, sostegni alle imprese che devono affrontare spese crescenti. La produzione dei nostri vini, famosi in tutto il mondo, è sempre più strategica per il sistema agroalimentare torinese. Non si può non tenerne conto". Inoltre, per Coldiretti, il clima piovoso, alternato a un termometro sempre spinto oltre le medie stagionali, ha creato le condizioni per una diffusione straordinaria di malattie fungine.
    "Il raccolto scarso, però, consegna una buona qualità delle uve. Mancheranno le quantità che i mercati in espansione dei vini del Torinese e del Canavese stanno arrivando a richiedere.
    Dai circa 98mila quintali di uve prodotte in media in provincia di Torino si potrebbe scendere a circa 60mila quintali. Mentre dai 63mila litri di vino imbottigliati il calo porterebbe la produzione ad appena 37mila litri", secondo Coldiretti. (ANSA).
   

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