(ANSA) - ROMA, 14 SET - "L'incubo è sempre presente e dura
tuttora a ripensarci: tutti e quattro eravamo lucidi quando è
successo e tutti e quattro abbiamo vissuto in diretta
l'accaduto. La palla di fuoco, il botto, il rumore, il fischio
che ancora adesso non so che cosa potesse essere".
"In quel momento chiunque avrebbe fatto questa cosa", dice Paolo
Origliasso intervistato questa sera dal Tg1 .
"La cosa più brutta di questa vicenda - prosegue - è proprio
non sapere con chi arrabbiarsi", la prima perizia non ha infatti
chiarito che cosa ha causato la perdita di quota del caccia, se
uno stormo di uccelli o un guasto o un errore umano. La procura
ha disposto una nuova perizia, il pilota è l'unico indagato.
Veronica Vernetto, la mamma di Laura, anche lei intervistata
dal Tg1, dice che fare luce su quello che è successo
"sicuramente" servirebbe "per trovare noi un po' di pace, dopo
solo un anno lei ci manca come l'aria, in qualsiasi situazione
della nostra giornata, nel quotidiano", e "glielo dobbiamo".
"Sì sarebbe un modo per rispondere a qualcuno di questi
perchè, per dare un senso e una giustizia a quella bambina che
non c' è più", aggiunge Paolo Origliasso che non ha più percorso
quella strada, dove improvvisamente una palla di fuoco ha
portato via la vita della piccola Laura. (ANSA).
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