Piemonte

Cirio, sconfitto chi voleva usare ius scholae strumentalmente

"L'ordine del giorno era invotabile da tutto il centrodestra"

Piemonte: Cirio .

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 24 SET - "È un ordine del giorno che pone due temi su cui tutto il centrodestra è compattamente contrario: il riconoscimento dello ius soli, perché qui si parla dello ius scholae per arrivare allo ius soli, e poi parla di 5 anni. E anche chi, nella mia maggioranza, può avere sensibilità più vicine allo ius scholae, come il sottoscritto, non lo condivide.
    Come Forza Italia riteniamo possa aprirsi un dibattito sulla possibilità di riconoscimento della cittadinanza se hai fatto almeno 10 anni di scuola, cioè la scuola dell'obbligo". Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, intervenendo sull'Ordine del giorno in consiglio regionale delle opposizioni sullo ius scholae, Per Cirio "chi voleva usare questo strumento solo per cercare crepe nel centrodestra è uscito sconfitto, perché l'ordine del giorno era invotabile da tutte le forze del centrodestra e perché quando si parla di temi così importanti come i diritti delle persone non lo si fa strumentalmente per dividere gli altri ma per unire più forze possibili".
    "Questo è un tema politico che noi porremo come dibattito interno, non è un tema istituzionale, non l'abbiamo nell'agenda regionale né nazionale - ha sottolineato Cirio -, per cui bene parlarne, ma nelle sedi politiche dove noi come forza politica di centrodestra cercheremo, se c'è, una posizione comune sapendo che le sensibilità dei nostri alleati non sono affini alle nostre". "Io - ha poi ribadito - sono personalmente favorevole allo ius scholae, ma lo pongo come tema nel dibattito politico nella mia maggioranza, in cui credo, e come vice segretario nazionale di Forza Italia, insieme al segretario Tajani, portiamo questo tema per individuare se con FdI e Lega c'è una posizione comune. Questo credo sia un modo serio di affrontare le questioni". Per Cirio "ancora una volta il centrodestra ha dimostrato oggi compattezza di governo, grande serietà e coesione. Noi - ha concluso - i dibattiti li facciamo internamente, siamo una coalizione politica, non una somma aritmetica, e se, come forza Italia riusciremo a sviluppare un dibattito che porti a una posizione unitaria del centrodestra ne saremo felici, ma diversamente non rincorreremo maggioranza diverse che non ci interessano". (ANSA).
   

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