(ANSA) - TORINO, 17 OTT - La Città di Torino insieme alla
questura sta cercando soluzioni concrete per risolvere la
questione delle tempistiche dei permessi di soggiorno. Ad
assicurarlo sono gli assessori comunali alla Sicurezza e ai
Diritti, Marco Porcedda e Jacopo Rosatelli, in concomitanza con
la manifestazione dei sindacati all'ufficio immigrazione.
"La Città - dice Porcedda - ha chiaro il problema legato ai
tempi di attesa dei permessi di soggiorno e, dalla mozione
approvata dal consiglio comunale alle interlocuzioni avviate
dalla giunta in questi mesi sta cercando di attivarsi
nell'ambito degli strumenti a sua disposizione per concorrere a
risolvere il problema. In questo senso - spiega - abbiamo già
incontrato la disponibilità del nuovo questore per individuare
procedure che consentano di snellire l'iter, consentendo così di
accelerare i tempi di trattazione. Ci auguriamo che questo possa
attuarsi nel più breve tempo possibile, la volontà della Città e
di tutte le istituzioni è garantire un servizio più accessibile
e tempestivo e siamo certi che con la collaborazione di tutti
sarà possibile arrivare al più presto ad un risultato
tangibile". Sul posto si è recato questa mattina l'assessore
Rosatelli che sottolinea "ho voluto essere presente
all'iniziativa di Cgil, Cisl, Uil per rappresentare la vicinanza
della Città alle lavoratrici e ai lavoratori della questura,
alle persone straniere e a tutte le organizzazioni di
solidarietà e tutela che insieme patiscono le difficili
condizioni dell'Ufficio immigrazione. L'apporto delle forze
sindacali e della società civile è fondamentale per tenere alta
l'attenzione su un problema che scuote le coscienze della
popolazione torinese - conclude - e che richiama tutti e tutte
alla responsabilità e all'azione per il rispetto della dignità e
dei diritti fondamentali delle persone straniere e per il
ripristino di adeguate condizioni di lavoro di operatrici e
operatori di polizia". (ANSA).
Torino, al lavoro per soluzione per permessi di soggiorno
Assessori Porcedda e Rosatelli mentre i sindacati manifestano