(ANSA) - TORINO, 22 OTT - "Chiedo scusa a tutti. Anche se non
ricordo nulla, so di avere fatto una sciocchezza: però non
succederà più".
L'uomo, difeso dall'avvocato Elisa Saraco, in aula ha detto
di essere regolare in Italia da oltre dieci anni, di essere
sposato e di avere due figli a Torino e sei in Marocco. "Sono
laureato in ingegneria - ha spiegato - e lavoro nel settore
dell'edilizia. Due mesi fa ho perso l'impiego, che mi fruttava
un ottimo stipendio, e da allora tiro avanti con l'indennità di
disoccupazione. Ieri, dopo aver bevuto e sniffato cocaina, mi
sono sentito male e ho chiamato l'ambulanza. Volevo del
metadone. Da quel momento non ricordo nulla, tranne che mi hanno
portato in una caserma".
Il quarantaduenne è accusato di violenza pubblica ufficiale.
In attesa del processo, che comincerà a novembre, il giudice lo
ha scarcerato, perché non ha precedenti penali né di polizia, e
non c'è motivo di ritenere che l'episodio possa ripetersi; lo ha
però invitato a farsi seguire da un Sert. Prima di essere
accompagnato fuori dall'aula l'uomo ha detto che ora gli
toccherà "raccontare tutto" alla moglie. (ANSA).
Arrestato per aggressione in ospedale, 'chiedo scusa'
"Stavo male, non ricordo", scarcerato in attesa del processo