Piemonte

Greco, Torino insegna di compostezza di cui il Paese ha bisogno

Il mio sogno rimanere all'Egizio fino alla pensione

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 23 OTT - "Torino è stata per me il ritorno in patria, nell'ottica di una città che ha una cifra diversa, la compostezza sabauda, di cui ha bisogno il Paese. La politica urlata, le polarizzazioni non stanno bene con me. Si possono avere idee diverse e non essere d'accordo, anzi si deve, il dialogo è il sale della vita e della ricerca scientifica, e il museo deve essere uno spazio sicuro, in cui ci possa essere un dialogo e dire non sono d'accordo. Torino mi ha insegnato una terza via, che spero il Paese sappia cogliere". Con queste parole, e assicurando che il suo sogno è quello di "rimanere al museo Egizio fino alla pensione", il direttore Christian Greco ha accolto il riconoscimento del Sigillo civico che gli è stato consegnato oggi dalla Città di Torino.
    "Oggi raccolgo una sfida - dice -, perché avere questo riconoscimento è un impegno per il futuro, sempre più a servizio della città e del museo, perché essere direttore dell'Egizio è un lavoro politico nel senso di mettersi a servizio della polis". Il "lavoro ideale - aggiunge -. Per un egittologo poter lavorare in questo museo è il sogno di una vita", ribadisce, confidando anche un altro "sogno nel cassetto", quello di "riuscire a studiare un po' e spero che in un prossimo futuro possa esserci un periodo per studiare, che non significa sottrarsi al lavoro, ma trovare nuove energie, spunti, modalità di approfondimento per esser ancora di più al servizio del museo".
    Greco ricorda infine l'appuntamento per il bicentenario dell'Egizio, con l'inizio delle celebrazioni il 20 novembre con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. (ANSA).
   

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