Piemonte

'Alla Sparco violati i segreti aziendali da ex dipendenti'

Bellazzini, 'agevolano i competitor, noi poco tutelati'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 04 NOV - Ex dipendenti infedeli che violano i segreti aziendali, sottraggono il know how industriale e lo forniscono ai competitor. Succede alla Sparco, azienda storica di Torino che produce abbigliamento ignifugo per i piloti di Formula 1 ed equipaggiamento di vetture da competizione, fornitore della tuta del campione Max Verstappen. A volere accendere il faro su questo problema è Niccolò Bellazzini, brand manager di Sparco e componente del consiglio d'amministrazione, in un periodo in cui al centro delle cronache c'è la maxi inchiesta sull'attività di dossieraggio e spionaggio industriale, portata avanti dalla Dda di Milano con la Procura Nazionale Antimafia.
    "E' una tendenza molto preoccupante che non riguarda solo la nostra azienda. Ci hanno sottratto dati relativi a ricerca e sviluppo, disegni tecnici, playbook, e in alcuni casi li hanno utilizzati per agevolare competitor. Già da un paio di anni facciamo denunce e ci sono procedimenti giudiziari, alcuni in corso, ma la tendenza dell'autorità giudiziaria è a derubricare queste vicende perché prive di pregiudizi per le aziende.
    Bisognerebbe invece procedere con urgenza" spiega Bellazzini all'ANSA.
    "Servirebbero strumenti di tutela delle aziende più efficaci - aggiunge - rispetto alla mera querela per accesso abusivo al sistema informatico. Noi abbiamo inviato delle circolari interne in cui facciamo presente ai dipendenti che sottrarre dati aziendali relativi al know how è una condotta illecita. Il problema non riguarda solo la Sparco. In molti casi è dovuto al modus operandi dei giovani che non si rendono conto che il know aziendale appartiene alla società e non all'autore o al team che ha lavorato a quel progetto perché dietro ci sono investimenti rilevanti dell'azienda inclusi quelli per gli stipendi".
    Bellazzini ricorda che alla Sparco lavorano 800 persone in Italia, di queste sessanta nella ricerca e sviluppo. "Sono giovani, tutti under 40. Noi li prendiamo dall'università e li formiamo. Il turn over è molto alto e queste condotte sono frequenti". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it