Piemonte

Urmet diventa marchio storico di interesse nazionale

Ha inventato il primo videocitofono e il primo telefono pubblico

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 05 NOV - L'azienda torinese Urmet, cresciuta in Italia e con presenza consolidata a livello internazionale, entra nel Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale. E' ora una delle 785 imprese che hanno caratterizzato la storia imprenditoriale del nostro Paese, con i suoi prodotti e i suoi brevetti internazionali.
    Fondata a Torino nel 1937 come Società Anonima per 'l'utilizzazione e il recupero del materiale elettro telefonico", Urmet è una multinazionale a capitale interamente italiano, azienda principale di Urmet Group, realtà mondiale con circa 2500 dipendenti.
    Alla Urmet si deve l'invenzione del telefono analogico Bca del 1949, che consentì a intere famiglie di rimanere in contatto tra di loro e aprì la strada a un mondo più connesso, ma anche del primo citofono del 1958, a cui seguirà una produzione su larga scala, e del primo videocitofono nel 1965, che segnarono l'inizio della cosiddetta 'telefonia domestica' per controllare gli ingressi di un edificio, introducendo il concetto di 'sicurezza residenziale'. Sono prodotti 'iconici' il primo telefono pubblico, introdotto nel 1964 e utilizzato da milioni di italiani per le chiamate urbane e interurbane. Pratico e robusto, con la caratteristica vernice martellata color nocciola, funzionava a gettoni (brevetto Urmet) e contribuì a cambiare radicalmente le abitudini telefoniche delle famiglie italiane. Con il progresso tecnologico, i gettoni telefonici furono sostituiti dalle monete e poi dalla tessera prepagata, altro brevetto Urmet del 1982, che rappresenta una pietra miliare nella storia delle telecomunicazioni.
    "Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo che sottolinea la nostra storia e la nostra unicità consentendoci di raggiungere un'importante immagine nel panorama internazionale, identificando prodotti che incarnano l'essenza del Made in Italy e che sono diventati simboli dello stile italiano nel mondo" afferma Fiammetta Cometto, amministratrice delegata di Urmet Group. (ANSA).
   

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