Piemonte

Centri antiviolenza della Città della Salute presentano docufilm

Il 27 novembre nella sede della Città Metropolitana di Torino

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 13 NOV - Mercoledì 27 novembre nella sala Montessori della Città Metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7), dalle ore 15,30 alle ore 18,30 verrà proiettato un film documentario dal titolo 'Un altro domani' di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi, che mette insieme testimonianze di vittime, autori di violenza e delle figure che nei vari ambiti, giuridico, sanitario, sociale, psicologico si occupano del problema.
    L'iniziativa è organizzata dai Centri antiviolenza degli ospedali della Città della Salute di Torino, il Centro Soccorso Violenza Sessuale del Sant'Anna ed il Centro Demetra delle Molinette.
    Il docufilm verrà presentato al personale docente che in questi anni ha avuto modo di partecipare al progetto Con-Senso, ideato e programmato dalle psicologhe che lavorano nei due centri. A seguire è stata organizzata una tavola rotonda sul tema della violenza di genere. L'iscrizione - informa la Città della Salute - è obbligatoria entro il 15 novembre.
    Dai due Centri vengono seguite ogni anno circa 250 donne - per il 48% italiane - con un incremento di circa il 15% degli accessi rispetto agli anni pre-pandemia Covid.
    La Città della Salute di Torino e Fondazione Onda Ets, in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, lancia la quarta edizione dell'(H) Open Week che si terrà dal 21 al 27 novembre con l'obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio ed avvicinarle alla rete di servizi antiviolenza.
    "Anche quest'anno - spiega Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda Ets. L'obiettivo è sensibilizzare il pubblico sull'esistenza di diversi tipi di violenza, oltre a quella fisica e sessuale. È importante sottolineare come il controllo che può essere esercitato su una donna non scaturisce solamente dalla forza fisica, ma anche dalla volontà di controllare e limitare la sua libertà personale in tutti i sensi, con lo scopo di isolarla e lederne la dignità" (ANSA).
   

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