Piemonte

'Ndrangheta: intesa prefettura-Dda Torino, 'attenti ai cantieri'

Bombardieri: "Il pericolo è nella catena dei subappalti"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 13 NOV - Grande attenzione ai cantieri, e più in generale al mondo del lavoro, per scongiurare le possibili intrusioni della criminalità organizzata in Piemonte: c'è anche questo risvolto nel protocollo firmato oggi a Torino dal prefetto, Donato Giovanni Cafagna, e dal magistrato Giovanni Bombardieri, capo della Dda e della procura del capoluogo subalpino. L'iniziativa, che è l'articolazione locale di una intesa fra Ministero dell'interno e Procura nazionale antimafia, "permetterà - ha spiegato il prefetto - di rafforzare l'attività di raccolta e di scambio di informazioni, che già esiste ma che da ora diventa organica e sistematica, e di svolgere una serie di accertamenti finalizzati a rendere il sistema economico impermeabile alle infiltrazioni". Un pubblico ministero della procura entrerà a parte del Gia, un gruppo interforze istituito dalla prefettura con il coordinamento di un viceprefetto.
    Sull'importanza dell'"accesso ai cantieri" ha piazzato l'accento il procuratore Bombardieri perché "è nella catena dei subappalti che può annidarsi la presenza dei clan". "Non è pensabile - ha affermato - che uno 'ndranghetista riesca ad aggiudicarsi un appalto a suo nome. Il Gruppo interforze, verificando chi e che cosa c'è in un cantiere, saprà fornire informazioni utili e anche spunti investigativi".
    Alla firma del documento era presente anche Lucia Musti, procuratore generale del Piemonte. "Questo protocollo - ha detto - è molto importante e sarà apprezzato e condiviso da tutti i pubblici ministeri del nostro distretto. Siamo qui come una squadra in cui ciascuno dei suoi componenti, operando nel solco delle proprie competenze, collabora per affermare la legalità.
    Il focus è sul mondo del lavoro, ma vale per ogni altro settore".
    Sono stati 22, finora, i provvedimenti antimafia adottati a Torino nel 2024. Si è trattato di 17 informazioni, tre dinieghi di 'white list', due prevenzioni collaborative. Nel 2023 erano stati adottati 29 provvedimenti, dieci in meno rispetto al 2022.
    Le imprese raggiunte dalle misure appartengono in prevalenza al settore dell'edilizia, delle costruzioni, dell'impiantistica e dei ponteggi (27). Seguono gli autotrasporti (14), bar, ristoranti e panetterie (8), carrozzerie (5). Quanto alla Tav Torino-Lione, in fase di costruzione tra la Francia e la Valle di Susa, nel 2023 la Struttura binazionale (costituita dalle prefetture di Torino e della regione Auvergne Rhône Alpes) ha emesso una codecisione sfavorevole. (ANSA).
   

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