Piemonte

L'Accademia delle scienze guarda ai giovani e punta sul digitale

Il nuovo presidente Marco Mezzalama inaugura l'anno accademico

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 15 NOV - L'Accademia delle Scienze di Torino mette al centro l'attenzione ai nuovi soci e ai giovani ricercatori e punta su un'offerta culturale più aperta al digitale, ma sempre attenta alla qualità e alla precisione dei contenuti. E' il programma del nuovo presidente Marco Mezzalama, professore emerito, già ordinario di Sistemi di Elaborazione nel Politecnico di Torino, illustrato in occasione dell'inaugurazione del nuovo anno accademico 2024-2025.
    "Il ringiovanimento generazionale è essenziale per mantenere viva la missione dell'Accademia e per rispondere alle sfide contemporanee con idee e prospettive innovative" ha spiegato Mezzalama. L'istituzione culturale punta a espandere la propria presenza digitale, facendo tesoro dei risultati ottenuti negli ultimi anni, come testimoniano le 390.000 visualizzazioni su YouTube, l'incremento dei followers su Facebook e Instagram e il successo delle serie podcast "Non ne so un'acca" e "La scienza che storia". Le piattaforme digitali e la comunicazione multimediale si confermano così strumenti fondamentali per portare i contenuti dell'Accademia a un pubblico più ampio e diversificato.
    Il programma prevede anche un'intensificazione del dialogo e della collaborazione con altri enti culturali e scientifici del territorio, quali università, fondazioni e amministrazioni pubbliche con attività che spaziano dall'approfondimento di tematiche attuali, come il ruolo della democrazia nel terzo millennio o l'impatto dell'intelligenza artificiale sul mondo del lavoro, all'organizzazione di incontri su temi scientifici emergenti o di grande rilevanza sociale ed economica. Tra gli obiettivi futuri per l'Accademia, inoltre, quello di portare avanti il proprio impegno nella conservazione e valorizzazione del vasto patrimonio documentario e librario, che conta oltre 350.000 volumi, 10 km di scaffali e 350 metri di carte d'archivio. "La conservazione del sapere è fondamentale per garantire una visione di lungo periodo e per offrire alle nuove generazioni strumenti di conoscenza e riflessione" ha sottolineato il presidente. (ANSA).
   

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