(ANSA) - ROMA, 17 NOV - Gianluca Jodice lo definisce un
"prison drama, nel senso che tutto il film è ambientato in
carcere. E con la differenza che i carcerati non sono
spacciatori o assassini, ma Maria Antonietta e Luigi XVI".
Dopo aver aperto il Locarno Film Festival di quest'anno, il
film arriverà in sala il prossimo 21 novembre. Si tratta del
racconto in tre atti - intitolati 'Gli dei', 'Gli uomini', 'I
morti' - dei membri della famiglia reale nel periodo che va
dall'inizio della loro prigionia fino alla morte sotto la
ghigliottina di Luigi XVI (Guillaume Canet). Un periodo di limbo
solitamente ignorato a livello cinematografico, ma nel corso del
quale si è condensato il declino dell'Ancien Régime e tutto ciò
che esso rappresentava.
Quella di 'Le Déluge' (letteralmente "il diluvio", in
riferimento alla nota frase premonitrice attribuita a Luigi XV -
"dopo di me, il diluvio") è dunque la fotografia di un lasso di
tempo in cui è avvenuta "un'involuzione - spiega Jodice all'ANSA
- che è umana, politica, scenografica, cromatica e che investe
sia i personaggi, sia i codici espressivi del film".
Per ricreare queste dinamiche, gli autori si sono basati sui
diari di Cléry, valletto del re che accompagnò i reali anche nel
corso della detenzione, uno sguardo interno attraverso cui siamo
venuti a conoscenza anche di fatti inediti, come quello secondo
cui Maria Antonietta sarebbe stata costretta a suonare la
Marsigliese da uno dei suoi carcerieri.
Nel cast anche Aurore Broutin (Elisabeth), Hugo Dillon
(Henri), Fabrizio Rongione (Cléry), Anouk Darwin Homewood (Maria
Teresa), Vidal Arzoni (Luigi). 'Le Déluge' è una coproduzione
Italia-Francia girata in Piemonte nei luoghi delle Residenze
Sabaude: il Castello Ducale di Agliè, la Reggia di Venaria
Reale, la Palazzina di Caccia di Stupinigi e il Parco di
Stupinigi di Nichelino. Gli interni sono stati ricostruiti a
Roma. (ANSA).
Arriva Le Déluge, 'prison drama' sugli ultimi re di Francia
Gianluca Jodice: 'storia di un'involuzione umana e politica'