Piemonte

Apre Arlette, la nuova libreria di Barriera di Milano

La gestirà Aurora Pinto che ha 23 anni. 'Accoglieremo tutti'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 21 NOV - L'apertura di una nuova libreria è una bella notizia. Se poi questa libreria apre in un quartiere complicato come Barriera di Milano la notizia è ancora più bella. A lanciare "la bella sfida", come lei stessa dice, è Aurora Pinto, 23 anni, 'figlia d'arte' perché suo padre è Rocco Pinto che è titolare della libreria indipendente Il Ponte sulla Dora in Borgo Rossini e ha ideato manifestazioni come Portici di carta e Torino che legge.
    La nuova libreria si chiama Arlette. Aprirà in via Mercadante 78/B mercoledì 27 novembre con una serata inaugurale dalle 17,30 alle 21, a cui sono attesi molti ospiti. Ha già una pagina Instagram e il logo è una donna con la macchina da presa: "l'abbiamo scelto spiega Aurora - perché daremo molta importanza al cinema, ma anche perché ci teniamo a sostenere e a proiettare sguardi e punti di vista diversi, spesso poco considerati o addirittura dimenticati. Per noi è importante dare voce a tutti coloro che fanno fatica a riconoscersi in ciò che leggono o vedono su piccolo e grande schermo per dimostrare che le loro aspirazioni non dovrebbero incontrare alcun ostacolo legato a sesso, genere, etnia e orientamento".
    La scelta della sede non è casuale. "Mi fa molto piacere aprire la libreria in Barriera di Milano. E' il quartiere dove sono nata e cresciuta, un luogo che conosco bene" sottolinea Aurora che ha studiato al liceo linguistico ed è iscritta al Dams. "Questo è un angolo del quartiere residenziale, vicino a negozi molto frequentati. E ci sono diverse scuole come la primaria Perotti. Promuovere la lettura tra i più giovani, è uno dei nostri obiettivi", racconta. La libreria Arlette "avrà un catalogo ricco di albi illustrati per i bambini, libri per ragazzi, graphic novel con autori come Zero Calcare. Faremo gruppi di lettura, incontri e firmacopie con autori e autrici".
    Aurora non sta nella pelle. "E' un progetto - spiega - che realizziamo con persone che lavorano alla libreria Il ponte sulla Dora. Io ho scelto il nome, ho curato molti aspetti, ma ho la fortunata di avere al mio fianco una squadra che mi sostiene.
    Siamo entusiasti di iniziare questa avventura. Accoglieremo tutti, sarà un luogo libero da pregiudizi e stereotipi, in cui sentirsi a proprio agio tra lettrici, lettori e personaggi letterari che leggeremo insieme. Vogliamo creare un rapporto di fiducia e affetto con tutti coloro che ci verranno a trovare, sia per scoprire nuove letture sia per farne conoscere di nuove a noi". (ANSA).
   

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