Piemonte

Blitz di Ultima Generazione al Tff, non siate indifferenti

"Chiediamo un minuto di silenzio per le vittime di Valencia"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 22 NOV - Un gruppo di attivisti di Ultima Generazione ha dato vita a una dimostrazione questa sera ai cancelli del teatro Regio di Torino davanti al red carpet allestito per l'inaugurazione del Torino Film Festival. Gli attivisti hanno esposto cartelli e hanno scandito le ragioni della loro iniziativa: "non possiamo restare spettatori passivi" ha detto un giovane mostrando una gigantografia di una strada di Catania allagata. "Queste nostre piccole interruzioni - ha aggiunto - non sono nulla di fronte a quello che succederà. Non è un brutto sogno, è la realtà".
    Digos e forze dell'ordine hanno allontanato gli attivisti per fare in modo che non ostruissero il red carpet, permettendo loro di continuare la dimostrazione a qualche metro di distanza.
    Dalla folla in attesa del passaggio dei vip si è levato qualche applauso.
    "Ci siamo posizionati sul red carpet chiedendo un minuto di silenzio per le vittime dell'alluvione di Valencia". Così, in un comunicato, gli attivisti di Ultima generazione hanno spiegato il senso del blitz. "L'arte e la cultura, di cui questo festival è una vetrina - affermano - non possono rimanere indifferenti al grido di dolore di intere comunità che patiscono già i disastri degli eventi climatici estremi. Noi non possiamo rimanere indifferenti".
    "Siamo qui - è il testo del comunicato - a chiedervi un gesto di gentilezza e di amore per la comunità di Valencia e di Catania. Un minuto delle vostre vite per chi una vita non ce l'ha più, per colpa di quei pochi che dovrebbero proteggerci".
    "Non possiamo più permetterci - prosegue la nota - di essere spettatori inerti. Dobbiamo mettere i nostri politici dinnanzi alle loro responsabilità nell'affrontare la crisi climatica e nel mettere al sicuro i territori fragili. Ne va della nostra vita. Ciò che è successo a Valencia, ma anche, pochi giorni fa , nella Sicilia orientale, a Catania, non è una fatalità inevitabile ma l'effetto collaterale di un sistema politico-economico insostenibile".
    "La Spagna e L'Italia hanno condizioni climatiche simili e quindi simili problemi da affrontare. Si affacciano entrambe sul Mediterraneo, un'area geografica in cui il riscaldamento globale corre veloce, di certo più veloce delle politiche che dovrebbero prevenire o quantomeno mitigare gli effetti e le inefficienze nella catena di allerta per le alluvione a Valencia ne sono una prova", conclude la nota. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it