Piemonte

Open, in un anno 3mila nello spazio civico di Fondazione Time2

Nel 2025 il primo festival dedicato alla 'Vita indipendente'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 25 NOV - Nel primo anno di attività 3mila persone hanno frequentato 'Open', lo spazio creato a Torino dalla Fondazione Time2 come "luogo di apprendimento, condivisione, impegno civico e cittadinanza", aperto "alla piena partecipazione su base di uguaglianza e pari opportunità per persone con e senza disabilità". Ed è in quello spazio che nel 2025 nascerà "Prima Persona Plurale", il primo festival dedicato alla Vita Indipendente organizzato, dal 5 al 7 maggio, da Fondazione Time2.
    In 12 mesi 'Open' - hanno ricordato oggi, in una conferenza stampa, i vertici della Fondazione - ha ospitato 20 laboratori, con 494 ore di formazione, e oltre 20 eventi.
    Dopo Casa Mistral, il primo spazio di comunità gestito da Fondazione Time2 a Oulx, attivo dal 2022, l'apertura di Open a Torino nel 2023 ha contribuito alla crescita delle attività della Fondazione e ampliato il numero delle persone coinvolte di quasi il 50% rispetto all'anno precedente.
    "Open - ha sottolineato Manuela Lavazza, fondatrice e Presidente di Fondazione Time2 - si propone come luogo di trasformazione culturale, per poter proseguire in questo percorso è fondamentale creare una rete d'intervento che veda l'azione di enti pubblici, enti del Terzo Settore, aziende e della società tutta per un percorso che porti alla piena partecipazione su base di uguaglianza e pari opportunità".
    Open - ha ricordato Antonella Lavazza, fondatrice e vicepresidente di Fondazione Time2 - è stato progettato come spazio aperto di diversità, come un luogo di protagonismo giovanile che contribuisca a costruire possibilità di piena cittadinanza per giovani con e senza disabilità" Il modello di spazio civico di Open "segue i criteri della progettazione universale. - ha rimarcato il segretario generale della Fondazione Time2 Samuele Pigoni - Facendo riferimento al secondo articolo della Convenzione Onu, abbiamo previsto che la fruizione degli spazi e delle attività sarebbe avvenuta da parte di cittadini con caratteristiche molteplici, quindi con o senza disabilità. È così che dovrebbe essere pensato ogni spazio urbano e ogni attività aggregativa". (ANSA).
   

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