Piemonte

Cgil si mobilita, 'le mafie sono in Piemonte e non solo al Sud'

A Carmagnola l'11 dicembre assemblea dei delegati con Landini

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 05 DIC - "Il Piemonte è come il Sud, ci sono le mafie, c'è la 'Ndrangheta. Qui c'è lo stesso numero di inchieste che in Calabria. Ci aspettiamo più attenzione. La società civile si deve mobilitare, ci vuole una reazione sociale". Lo hanno sottolineato il segretario generale della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo, e il numero uno della Cgil torinese, Federico Bellono, che hanno presentato la giornata di mobilitazione dell'11 dicembre a Carmagnola, cittadina della provincia di Torino coinvolta in alcune inchieste sulla criminalità organizzata. Ci sarà l'assemblea delle delegate e dei delegati con il leader della Cgil, Maurizio Landini, il presidente di Libera don Ciotti, Lucia Musti, procuratore generale del Piemonte e il segretario generale della Fillea Cgil, Antonio Di Franco. In tutto sono attese almeno 500 persone.
    "In Piemonte 150 aziende, di cui 100 a Torino, hanno ricevuto l'interdittiva antimafia. Siamo contro le mafie al Sud e al Nord, bisogna alzare la guardia. I lavoratori che lavorano per imprese mafiose sono meno liberi, sono soggetti a trattamenti economici diversi da quelli previsti dai contratti, i contenziosi non sono risolti in modo efficace per loro" spiega Airaudo.
    "Abbiamo deciso di scendere in campo - aggiunge Bellono - perché spesso nelle aziende coinvolte non c'è il sindacato. Ci sono anche sindacalisti che sono stati arrestati. Noi abbiamo già fatto iniziative, c'è stato un incontro in Prefettura Non c'è sufficiente attenzione, bisogna mettere in comune le forze.
    Le normative sugli appalti facilitano infiltrazioni mafiose e per questo stiamo chiedendo che si definiscano protocolli negli appalti pubblici in edilizia. In Piemonte ci stiamo riuscendo in alcuni Comuni, ma abbiamo difficoltà in altri come quello di Torino". (ANSA).
   

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