(ANSA) - TORINO, 07 DIC - Gli scacchi in Italia si espandono a ritmi sostenuti e bussano alla porta degli sport di primo piano. Quattro anni fa, nel 2020, i tesserati alla Fsi-federazione scacchistica italiana (vale a dire i praticanti che prendono parte ai tornei omologati a livello internazionale) erano 11.
"Siamo cresciuti tantissimo - ha detto il presidente della Federscacchi, Luigi Maggi, oggi a Torino per la conclusione dei Campionati italiani - e stiamo continuando a crescere. Il mio auspicio è che questi numeri ci portino ad essere riconosciuti come una federazione sportiva nazionale".
Attualmente gli scacchi sono considerati dal Coni una "disciplina associata" (insieme a un'altra dozzina di specialità quali la dama, il twirling, il bridge e il turismo equestre). Le 'federazioni sportive nazionali' sono una cinquantina e, dati alla mano, parecchie di esse contano meno tesserati della Fsi.
In diversi Paesi del mondo, peraltro, gli scacchi sono uno sport a tutti gli effetti; ed è da tempo, inoltre, che se ne discute l'inclusione alle Olimpiadi. Maggi, intervenuto alla cerimonia di consegna delle 'benemerenze al merito Fsi 2024' alle figure che hanno fornito un contributo importante alla diffusione del gioco in Italia, ha detto che "abbiamo le carte in regola per ambire al salto di qualità che ci porterà nell'Olimpo".
Il presidente ha anche sottolineato che "avere tanti tesserati ci permette di investire in progetti di sviluppo e di diffusione del gioco". Un esempio è l'iniziativa "A Scuola con gli Sport della Mente", che nel 2025 porterà ad organizzare 70 corsi nelle scuole con il coinvolgimento di circa 1.500 giovani scacchisti. L'attività prevede un insegnamento di 30 ore rivolto ad almeno 20 ragazze e ragazzi mai precedentemente tesserati con la Fsi. Cinque ore dovranno essere dedicate alla partecipazione ad un evento agonistico per la rispettiva fascia di età.
Fra le cause della crescita degli scacchi in Italia a partire dal 2020 è da menzionare, oltre al potenziamento delle attività destinate ai giovanissimi anche in ambito locale, la vera e propria esplosione del gioco on line, cominciata durante la pandemia, che ha poi convinto diversi appassionati a cimentarsi nelle affascinanti sfide faccia a faccia con un avversario. Gli osservatori sostengono che non va sottovalutato l'impatto di "La Regina degli Scacchi", una miniserie televisiva che ha riscosso un grande successo di pubblico e che ha ridestato l'interesse verso l'antico gioco dei Re. (ANSA).
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