Piemonte

Confesercenti, per i piemontesi oltre 4 miliardi con tredicesime

'Uno e mezzo sarà destinato al Natale, il resto a spese fisse'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 09 DIC - Nei prossimi giorni i piemontesi riceveranno oltre 4 miliardi in tredicesime: una mensilità aggiuntiva in buona parte (2,5 miliardi) destinata a coprire spese fisse (casa, bollette mutui, conti in sospeso), ma anche usata (1,5 miliardi) per le spese delle festività natalizie, come pranzi e cene, regali, vacanze. È la stima di Confesercenti sulla base di un sondaggio Ipsos condotto su un campione di lavoratori dipendenti e pensionati.
    "Le tredicesime possono dare una mano - dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte - ai consumi natalizi che stanno avendo un avvio lento: il week end appena trascorso, il primo a essere dedicato allo shopping natalizio, non è stato brillante. Ma le tredicesime arriveranno fra qualche giorno e speriamo in una accelerazione della spesa nei negozi.
    Il valore delle tredicesime 2024, peraltro, è superiore di quasi l'8% rispetto a quello del 2023. Al netto dell'inflazione, ciò è dovuto ai recenti rinnovi contrattuali in diversi settori. Certo la tredicesima da sola non basta garantire un vero, duraturo rilancio della domanda interna".
    Secondo il sondaggio, meno di una famiglia su due ritiene che la mensilità aggiuntiva non abbia alcun impatto, mentre per una su due (il 53%) permette di vivere più serenamente durante l'anno; per il 31% è indispensabile per coprire spese che sarebbe difficile affrontare. Per quanto riguarda l'impiego della tredicesima, oltre un terzo verrà impiegato per l'imminente Natale: il 44% segnala l'acquisto dei doni da mettere sotto l'albero, il 16% progetta di impiegarla anche per le altre spese legate alle festività; il 18% la utilizzerà per una vacanza durante le feste. C'è chi invece pensa alle spese fisse: il 21% destinerà la tredicesima alle bollette o altri pagamenti scaduti, il 20% a lavori o mobili per la casa; il 16% all'acquisto di altri beni o servizi, il 14% al mutuo o ad altri finanziamenti, l'11% alle spese per la salute. Si sente anche l'effetto dell'incertezza: il 20% utilizzerà parte dello stipendio in più al risparmio, il 4% effettuerà investimenti.
    Qualcuno pensa già ai saldi, in partenza il 4 gennaio: il 23% metterà da parte qualcosa da destinare agli sconti di inizio 2025. (ANSA).
   

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