Piemonte

Stabile Torino, 2024 da record per spettatori, recite e incassi

'Primi a fare bilancio sostenibilità. Faro sulla Cavallerizza'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 20 DIC - Nel 2024 il Teatro Stabile di Torino ha registrato traguardi significativi: ai diversi riconoscimenti artistici sono corrisposte prestazioni mai raggiunte sul fronte della produttività, della partecipazione del pubblico e dei ricavi da bigliettazione. Una crescita ancora più rilevante considerando che già il 2023 aveva raggiunto valori superiori a quelli del 2019: sono i risultati migliori della sua storia per alzate di sipario, recite prodotte e coprodotte, presenze e incassi al botteghino.
    "Il prossimo anno arriverà il bilancio di sostenibilità, saremo il primo teatro a realizzarlo. Già da anni investiamo sulla sostenibilità ambientale, ma vogliamo rendere conto anche di quello che facciamo per i dipendenti e per la comunità.
    Dobbiamo lavorare sul fronte degli stranieri, sono gli spettatori del futuro" spiega il presidente Alessandro Bianchi. "I numeri del 2024 raccontano un teatro in grande salute, che produce molto e garantisce occupazione qualificata anche giovanile, che coltiva il ricambio generazionale del pubblico, che abbatte le barriere d'accesso" afferma il direttore Filippo Fonsatti.
    Nel 2024 le alzate di sipario in sede e in tournée, tra spettacoli di prosa e danza, prodotti e ospitati, sono state 853, un record storico, in aumento del 16% rispetto al periodo prepandemico. Le sole recite di produzione sono state 59. Le recite in sede sono state 735, di cui 701 di prosa e 34 di danza, mentre in tournée il sipario si è alzato 118 volte. Tra botteghino e fatturato per la vendita dei propri spettacoli ad altri teatri e festival e rientri da coproduzione lo Stabile ha incassato 4,5 milioni di euro, registrando per la prima volta ricavi da botteghino per gli spettacoli in sede superiori ai 3 milioni (+5% rispetto al 2023 e +18% sul 2019).
    Per il futuro lo sguardo continua a essere rivolto anche ai nuovi spazi. "Per il Teatro Nuovo non si sa ancora nulla, ma rischia di essere un passo più lungo della gamba rispetto ai nostri fabbisogni. La Cavallerizza si avvicina di più alle nostre necessità, stiamo dialogando con l'amministrazione comunale, Siamo il soggetto più adeguato a gestire lo spazio con altri soggetti come l'Università" afferma Bianchi. (ANSA).
   

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