Piemonte

Difesa Askatasuna, da governo e ministeri richiesta strampalata

L'avvocato, militanti e No Tav difendono Costituzione

Difesa Askatasuna, da governo e ministeri richiesta strampalata

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 27 GEN - "La richiesta di quasi 7 milioni di euro di risarcimento danni, presentata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai ministeri dell' interno e della difesa, è così strampalata che in un primo momento, quando l'ho sentita, mi sembrava formulata in lire". Lo ha detto oggi in tribunale a Torino l'avvocato Claudio Novaro intervenendo a difesa degli imputati del maxiprocesso Askatasuna.
    "Credo - ha affermato - che la richiesta non possa essere accolta e che non possa nemmeno essere rimessa alla valutazione di un giudice civile. Le tre parti civili non solo non hanno assolto l'onere della prova, ma non hanno dimostrato l'esistenza del danno. Vogliono accollarci, per esempio, le spese sostenute dalla polizia per le indagini, ma è una cosa che non si è mai vista: da quando le spese di una investigazione ricadono sull' investigato? Oppure hanno parlato delle spese per il vitto degli agenti dei reparti mobili. Ma perché? Se non c'erano i No Tav non mangiavano?".
    "Questo è il garantismo a corrente alternata che caratterizza la destra in questo Paese". Così Novaro ha commentato - nel corso della sua arringa - l'intervento di Enrico Aimi, componente laico del Csm, all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Aimi (già parlamentare di Forza Italia) aveva detto, nel corso della cerimonia, che la Presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri dell'Interno e della Difesa "avevano fatto bene" a chiedere agli imputati un risarcimento di 6,8 milioni di euro.
    I militanti di Askatasuna che in Valle di Susa partecipano alle proteste No Tav agiscono "per la difesa e la salvaguardia di valori tutelati dalla Costituzione". Lo ha detto oggi l'avvocato Claudio Novaro alla ripresa del maxi processo a 28 attivisti spiegando ai giudici che, nel caso di una condanna per episodi singoli avvenuti durante i momenti di tensione con le forze dell'ordine, meritano l'attenuante di "avere agito per motivi di particolare valore sociale e morale". "A mio giudizio - ha affermato - la coscienza collettiva del Paese in questo momento storico è al ribasso, ma noi dobbiamo fare riferimento alla Costituzione. Le condotte attribuite agli imputati non sono il prodotto di una 'inclinazione alla violenza', come sostiene la procura di Torino, ma sono da calare in un contesto di difesa del diritto alla salute e della protezione dell'ambiente", quello delle manifestazioni contro la costruzione del Tav Torino - Lione. In via principale l'avvocato Novaro, dopo avere esaminato le singole contestazioni mosse verso gli imputati, ha chiesto l'assoluzione dei suoi assistiti. (ANSA).
   

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