Piemonte

Al Piemonte un rappresentante nel Comitato nazionale vini

Cirio e Bongioanni: "Il comparto ha puntato sulla qualità"

Al Piemonte un rappresentante nel Comitato nazionale vini

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 14 FEB - Il Piemonte torna a essere rappresentato nel Comitato nazionale vini, l'organo del ministero dell'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste che esprime parere consultivo e propositivo a livello nazionale in materia di tutela e valorizzazione commerciale sui vini a denominazione d'origine. L'ha deliberato a Roma la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, a cui ha partecipato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
    Il comitato è composto da funzionari del ministero, esperti, rappresentanti delle associazioni di categoria, cantine, industriali vinicoli e da due membri nominati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Due sono i componenti designati dalle Regioni e dal 2021 erano di Sicilia e Veneto.
    Nella nuova conformazione un rappresentante è dell'Abruzzo e uno appunto del Piemonte, con durata triennale. Sarà Elena Piva, funzionaria della direzione Agricoltura della Regione Piemonte, che segue le problematiche del settore vitivinicolo, dei disciplinari e delle denominazioni d'origine.
    "Con i suoi 60 vini Doc e Docg e una produzione che sta conquistando i mercati mondiali, grazie a una precisa scelta di qualità, il Piemonte torna ad avere un ruolo di rappresentanza nel Comitato" dichiarano il presidente Alberto Cirio e l'assessore al Commercio, agricoltura e cibo, caccia e pesca, parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni. "La designazione sana un vulnus incredibile, ovvero che il Piemonte non potesse far sentire la propria voce e rappresentare in modo equilibrato il complesso mondo del vino italiano a denominazione d'origine.
    Il risultato di oggi è frutto di un lavoro e di una trattativa complicata nella quale abbiamo avuto il supporto del governo, e in particolare del ministro Lollobrigida e del sottosegretario La Pietra".
    "Un ruolo centrale l'ha avuto anche il coordinatore della Commissione Politiche agricole delle Regioni, Federico Caner - aggiunge Bongioanni -. È la prima volta che entra nel Comitato un funzionario regionale: una figura in collegamento diretto con i consorzi e con l'assessore, quindi in grado di svolgere un efficace lavoro di snodo con i territori e le politiche agricole regionali". (ANSA).
   

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