Piemonte

Apertura straordinaria del Parlamento Subalpino

Dal 15 al 17 marzo anche un gioco a quiz con Cavour e Garibaldi

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 12 MAR - Tornano i giorni di festa per l'Unità d'Italia e, dal 15 al 17 marzo, i visitatori potranno entrare nella Camera del Parlamento Subalpino al Museo del Risorgimento. In occasione della Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera, infatti, il Museo aprirà al pubblico la storica Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, luogo simbolo dell'Unità d'Italia. Uno spazio solitamente visibile solo dall'esterno in cui si svolse l'attività legislativa del Regno sardo tra l'8 maggio 1848 e il 28 dicembre 1860 e che dal 1898 è riconosciuto come monumento nazionale. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con il Consiglio regionale del Piemonte e con il Patrocinio della Città di Torino.
    Al Museo del Risorgimento il 17 marzo, grazie alla realtà aumentata, si potranno incontrare e conoscere i protagonisti del primo parlamento italiano e interagire con loro attraverso un gioco. Chi avrà risposto correttamente ai quiz, sarà teletrasportato in una zona esclusiva della Camera: la vista dall'alto, dal palco dedicato ai giornalisti che potevano assistere alle sedute. "L'apertura del Parlamento Subalpino rappresenta un momento di grande valore simbolico. Quest'anno particolare rilievo è stato dato alla dimensione musicale, con la rilettura dell'Inno degli italiani (poi Inno di Mameli) a sottolineare il legame tra memoria e identità collettiva. Inoltre, attraverso la sperimentazione in realtà virtuale, sarà possibile ampliare le opportunità di fruizione del Parlamento Subalpino, rendendo accessibile questo luogo anche al di fuori delle aperture straordinarie" sottolineano la presidente Luisa Papotti e il direttore Alessandro Bollo.
    "In questo luogo, dove si svolse l'attività legislativa del Regno sardo tra l'8 maggio 1848 e il 28 dicembre 1860 - afferma il presidente del Consiglio Davide Nicco - palpita ancora la storia patria: proprio da questi scranni personaggi come Camillo Cavour, Giuseppe Garibaldi, Cesare Balbo, Massimo d'Azeglio, Vincenzo Gioberti, Quintino Sella e tanti altri posero le basi dell'unificazione della penisola". (ANSA).
   

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