(ANSA) - TORINO, 21 MAR - Un medico di 85 anni è stato
condannato dal Tribunale di Torino per omicidio colposo a un
anno e sei mesi di reclusione, per il decesso di 8 dei 16 operai
delle Officine grandi riparazioni di Torino che negli anni
Settanta si sono ammalati e sono morti a causa dell'amianto.
Come libero professionista tra il 1970 e il 1979 venne
chiamato dalle Ferrovie come consulente esterno.
All'85enne difeso dagli avvocati Alberto Mittone e Fabiana
Francini, la procura contestava di "non aver sottoposto i
lavoratori a visite mediche allo scopo di accertarne l'idoneità
fisica e non aver ripetuto le visite a intervalli regolari" e
che in qualità di consulente non avrebbe svolto "il proprio
ruolo di controllo, vigilanza e segnalazione rispetto
all'inadempimento degli obblighi e rimedi previsti dalla legge"
per evitare la presenza di amianto.
Per lui il pubblico ministero Elisa Buffa aveva chiesto una
condanna complessiva a 3 anni e 2 mesi. Per la morte di altri 6
operai il medico è stato assolto per non aver commesso il fatto,
per un altro è subentrata la prescrizione. Per il decesso
dell'ultimo invece il fatto non sussiste. Il medico dovrà
inoltre versare 691mila euro all'Inail, costituita parte civile
nel processo. (ANSA).
Dopo 50 anni condannato medico a Torino per morti amianto
Un ottantacinquenne era rimasto l'unico imputato nel processo
