(ANSA) - MONTE CAVALLO, 21 APR - Sul versante maceratese
dell'Appennino umbro-marchigiano, incastonato tra le montagne,
sorge Monte Cavallo (Macerata) che con i suoi 105 residenti è il
Comune più piccolo delle Marche e uno dei più piccoli
sull'intero territorio nazionale. Il minuscolo borgo, colpito
anche dal sisma del 2016, è stato raggiunto dall'ANSA per capire
che impatto potrà avere qui il Pnrr e se i progetti potranno
essere conclusi entro il 2026 come l'Europa chiede di fare
all'Italia.
Il sindaco Pietro Cecoli è seduto dietro la scrivania del suo
ufficio, sotto i suoi occhi la lista dei progetti finanziati e a
voce sostenuta sottolinea che "i fondi del Pnrr sono vita per
questi piccoli borghi, sono la base per costruire un nuovo
futuro". "Ma - aggiunge - dobbiamo essere messi nella condizione
di ricevere e spendere questi soldi, altrimenti rischiamo di
scomparire".
"Abbiamo chiesto 9 milioni e 245 mila euro tra Pnrr e Piano
nazionale complementare sisma - spiega -. Ad oggi abbiamo
ricevuto soltanto 400mila euro, tanto che i progetti sono fermi
e uno che era stato avviato si è interrotto perché la ditta non
può continuare a lavorare senza la garanzia economica". Cecoli
snocciola i lavori messi su carta, che vanno dalla rigenerazione
urbana, alla sistemazione delle strade e dei dissesti
idrogeologici, anche se quello a cui tiene di più "è la
realizzazione di una centralina a biomasse, alimentata solo
dalla legna, che potrebbe garantire a Monte Cavallo
l'autosufficienza energetica e una produzione di acqua calda che
consentirebbe di creare magari una spa e una piscina". "Ma
soprattutto - tiene a evidenziare il sindaco - potrebbe dare
lavoro a una quindicina di persone e questo significherebbe
anche ripopolare il borgo che anno dopo anno perde qualche
anziano".
Come fanno da decenni gran parte dei sindaci che guidano le
comunità presenti in Appennino, anche Cecoli invoca "una legge
speciale che salvi la montagna italiana". "Se ne parla da 50
anni - ricorda - ma è rimasta sempre lettera morta". "Se
vogliamo che realtà come Monte Cavallo continuino a resistere
allo spopolamento servono azioni immediate - conclude il sindaco
-. Intanto ci vengano inviati i fondi del Pnrr entro il 2023 e
poi si metta mano a una legislazione che consenta alle persone
di poter scegliere di tornare a vivere in montagna, altrimenti
qui finisce tutto. Non si dimentichi di scrivere - dice - che a
Monte Cavallo ci sono soltanto 4-5 bambini". (ANSA).
Sindaco Monte Cavallo, fondi Pnrr sono vita per i piccoli Comuni
105 abitanti, finora solo 400mila euro e progetti fermi