Cultura

Test d’ingresso Medicina 2024: 10 domande “ostiche” della banca dati spiegate dall’esperto

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Le domande con cui cimentarsi sono “solo” 60. Ma le risposte da imprimere nella propria mente sono oltre 3.500, quasi sessanta volte di più. Tante, infatti, sono quelle contenute nella banca dati pubblica che il Ministero dell’Università e della Ricerca ha diffuso lo scorso 6 maggio e da cui si attingerà per preparare il questionario da sottoporre ai candidati in vista del test d’ingresso a Medicina.

Una novità che da una parte mette tutti gli aspiranti “camici bianchi” sullo stesso piano, ma che dall’altra li costringerà a un notevole sforzo mnemonico in vista della prova del 28 maggio per l’accesso ai corsi di laurea di Medicina e Chirurgia o di Odontoiatria. A cui seguirà una seconda sessione, il 30 luglio, con quiz però diversi.

La banca dati prevede una batteria di quesiti, divisi per materie, di lunghezza variabile a seconda della disciplina e proporzionata al “peso” di quegli argomenti su un compito così composto: 23 domande di Biologia, 15 di Chimica, 13 di Fisica e Matematica, 5 quiz di Logica e ragionamento, 4 di Competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi, quella che comunemente indichiamo come cultura generale.

Ma quali sono quelli più insidiosi? Ripetizioni.it - piattaforma specializzata nelle lezioni private - lo ha chiesto a Luca De Simone, uno dei suoi Tutor più apprezzati per la preparazione di prove d’accesso e selezioni.

Si parte dalle “Competenze di lettura e competenze acquisite negli studi”, la sezione più “volatile” e imprevedibile. Qui uno dei quiz segnalati è il numero 65, che chiede di completare la proporzione “X : Potere = Cima : Y”. La risposta corretta è “X=Apogeo; Y=Montagna”. Ma a detta del Tutor “per come è strutturato questo quesito, l’accoppiamento logico delle parole risulta ingannevole dato il doppio significato della parola “Apogeo”, che indica il punto più lontano rispetto alla Terra da parte di un corpo orbitante ma in senso figurato indica anche il punto di massimo di una condizione”.

A seguire, De Simone pone l’accento anche sul quesito numero 68, che recita: “Qual è il tema affrontato nell’enciclica ‘Laudato sii’ scritta da Papa Francesco”. Secondo il docente, “il titolo dell’opera, se non si conosce il contenuto dell’enciclica, può trarre in inganno. Si potrebbe infatti pensare a un contenuto basato sul tema delle fede, mentre la risposta giusta è l’ecologia".

Passando a una sezione tradizionalmente ostica per chi fa delle prove a numero chiuso, quale è il “Ragionamento logico”, De Simone porta ad esempio il quiz numero 162, un’altra proporzione verbale da completare: “X : Procrastinare = Y : Espungere”. Una domanda che per il Tutor è “davvero spinosa. Per due motivi: da un lato perché si deve conoscere il significato del vocabolo ‘espungere’, dall’altro perché vi è un’alternativa - quella che propone “X=procedere e Y=esprimere” - che potrebbe indurre in inganno in quanto si è portati a pensare che sia una proposizione verbale basata sui contrari”. Quando, invece, la risposta esatta è: “X=Dilazionare, Y=Cancella”.

La domanda numero 197, sempre di “Ragionamento logico”, è invece il classico “tranello”. Si dice: “Tutti i piloti sono veloci; Diego è veloce; tutti i piloti sono spagnoli”. E poi si chiede di individuare, tra le successive opzioni proposte, quella corretta. Ovvero: “Nessun pilota è veloce e italiano”. In questo caso, per De Simone, “ci si basa sul diffuso assunto che ‘se A implica B non è detto che B implichi A’. Ma per come è formulato il quesito, insieme alle possibili risposte si potrebbe essere portati a pensare che tutte le persone veloci sono spagnole (un’altra delle opzioni elencate, ma sbagliata)”.

Anche le materie più scientifiche, teoricamente maggiormente alla portata di chi poi vorrà affrontare un corso di laurea di area sanitaria, non sono avare di insidie. Come la “Chimica”, che alla domanda numero presenta il seguente enigma: “In quale delle seguenti soluzioni acquose l’AgCI (sale a bassa solubilità) ha la solubilità più bassa?”. In questo caso, sottolinea il Tutor, “sebbene il calcolo della solubilità sia una conoscenza necessaria per quanto riguarda la chimica, la diversità delle opzioni proposte fa sì che diventi difficile escludere un buon numero di queste. Cosicché, potenzialmente, la domande potrebbe imporre di fare diverse valutazioni, con una conseguente perdita di tempo, che potrebbe risultare decisiva al termine del test”.

Simile è la natura, parlando ancora di “Chimica”, della difficoltà anche del quesito numero 608: “Il Cesio è l’elemento con elettronegatività…”, da completare con “più bassa tra tutti gli elementi della tavola periodica”. Peccato che, secondo De Simone, “non è per nulla scontato ricordare l’esatta posizione del Cesio nella tavola periodica, per poter così risalire al suo valore di elettronegatività. Anche andando a esclusione, infatti, è possibile scartare solo un ridotto numero di opzioni".

Aprendo il capitolo “Biologia”, più di un grattacapo potrebbe innescarlo il quiz numero 222: “L’assunzione eccessiva di grassi saturi e trans nella dieta è stata associata a un aumento del rischio di…”. La risposta? “Diabete di Tipo 2”. Di fronte a un quesito del genere, avverte il Tutor, “se non dettagliatamente preparati sul tema, il rischio di cadere nell’indecisione su quale tipo di diabete sia la risposta corretta è molto alto”.

Così come, a detta di De Simone, è troppo specifica la domanda numero 736 (sempre di “Biologia”, che chiede di rintracciare tra le opzioni di risposta quale “NON è considerato organismo geneticamente modificato (OGM), in quanto non ottenuto mediante tecniche di ingegneria genetica”. Di che si tratta? Della “fragola ottoploide”. Ebbene, per il “preparatore dei test” questa domanda è “eccessivamente specifica”, in quanto “conoscere le differenze e la storia di tutte le alternative proposte non è affatto semplice né tantomeno scontato”.

Chiudiamo con l’accoppiata di materie più tecnica e, probabilmente, insidiosa: “Fisica e Matematica”. Un ottimo saggio di quanto appena detto si può trovare al quesito numero 226: “Un raggio di luce monocromatico passa, ad incidenza normale, da un materiale che presenta un indice di rifrazione unitario a un materiale con indice di rifrazione pari a 1,5. In questo passaggio non cambia la sua…”. Indovina chi segna “Frequenza”. Ma per il Tutor “anche qui i piani di conoscenza con cui i candidati devono misurarsi sono molteplici. Innanzitutto, già di per sé l'ottica è una branca della fisica generalmente molto sottovalutata da molti studenti. Inoltre, si può essere tratti in inganno pensando che la risposta giusta sia “Lunghezza d’onda” siccome essa compare in alcuni passaggi della dimostrazione della formula a cui fare riferimento”.

Non possono, infine, mancare i classici problemi matematici. Che includono assi cartesiani, rette, curve, figure geometriche e quant’altro. Uno particolarmente selettivo potrebbe essere quello al numero 315. Per quale motivo? Perché, sostiene il Tutor, “può rivelare le proprie difficoltà in corso d’opera. Tecnicamente, infatti, con delle conoscenze base di geometria analitica si potrebbe rispondere correttamente alla domanda, in quanto non molto difficile. Però poi ci si accorge che, se non si è abbastanza allenati a svolgere velocemente ed efficacemente i calcoli, trovare la risposta corretta potrebbe richiedere non poco tempo”.

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