Cultura

"Drake I. La portatrice di Caos", il primo avventuroso capitolo di una saga surreale e mozzafiato

NEW LIFE BOOK


Los Angeles, 1979. Il futuro di George Carson II, un ragazzo di soli tredici anni, sembra già essere stato scritto: figlio di un magnate del caffè, in ogni momento della sua giornata è controllato a vista da persone incaricate di garantire la sua incolumità, tanto che il suo migliore amico è la sua guardia del corpo. È un ragazzo ribelle, desideroso di conoscere il mondo dall’esterno, ma tutti i suoi tentativi di fuga erano stati vani. Tutti, fino a quel momento. In circostanze misteriose viene catturato da Rebecca D. Drake, una donna enigmatica della quale sembra impossibile riuscire a indovinare le mosse successive. Durante la prigionia, a George viene offerto un tè che, mosso da uno slancio di fiducia, beve tutto d’un sorso. Dopo averlo finito si sente strano: forse al tè sono stati aggiunti dei sonniferi, per questo cade in un sonno profondo. Al suo risveglio si aprirà uno scenario surreale, fuori da qualsiasi immaginazione. 
George Carson e Rebecca Drake sono i protagonisti del romanzo “Drake I. La portatrice di Caos”, romanzo d’esordio di Alessandro De Angelis per il Gruppo Albatros il Filo. L’autore veronese, classe 1992, dopo alcune esperienze come sceneggiatore e autore di cortometraggi, con “Drake I” dà inizio a una saga avventurosa che mescola dark fantasy, drama ed elementi psicologici, in un susseguirsi di episodi senza esclusione di colpi.
La trama del romanzo è complessa e avvincente, scandita da un ritmo serrato che non concede tregua. È un’opera che si trasforma pagina dopo pagina, quasi come se l’inquadratura di De Angelis partisse da un claustrofobico primo piano e raggiungesse, infine, il campo lungo di una libertà che va oltre il tempo e lo spazio. La descrizione della vita quotidiana di George, la sua vita in lotta continua tra il desiderio di libertà e le pressioni dei familiari trasmettono anche al lettore un senso di oppressione, amplificato anche dal carattere freddo e distaccato del giovane. L’incontro con Rebecca, seppure all’inizio quasi drammatico, porta nella sua vita quella dose di mistero e precarietà che tanto aveva desiderato sperimentare. È forse proprio in questa circostanza che ha inizio la trasformazione del protagonista, da giovane inesperto a individuo determinato e risoluto. 
Dall’altra parte, Rebecca Drake è la portatrice di caos: un epiteto che le è stato assegnato in un passato non meglio definito, forse in chiave sottilmente ironica, ma di certo appropriato. La sua è una figura magnetica e misteriosa, catalizzatrice di tutti gli eventi del romanzo. Il suo passato è avvolto nel mistero, ma gli eventi in cui è coinvolta lasciano intendere che sia stata protagonista di situazioni più che burrascose. Una cosa è certa: la vita di chiunque entra in contatto con lei viene definitivamente sconvolta senza ritorno. È lei il personaggio che incarna, più di tutti, l’abilità narrativa di De Angelis, che riesce a bilanciare la sua forza con una vulnerabilità nascosta. La sua determinazione e la sua capacità di adattarsi alle situazioni la rendono un personaggio complesso, indecifrabile, dal quale è possibile aspettarsi di tutto. La presenza di un altro personaggio a lei complementare aggiunge complessità alla trama, conducendola in una direzione imprevedibile. Una cosa è certa, Rebecca è una forza della natura, ma non solo: è anche una donna con una missione, il cui obiettivo sembra sfuggire a chiunque cerchi di comprenderla. 
La narrazione si farà ancora più spettacolare quando, poco alla volta, George si rende conto che Rebecca non è una donna come le altre: possiede dei poteri che all’inizio sembrano una maledizione, ma che con lo sviluppo degli eventi si riveleranno un’arma potente e necessaria per sopravvivere. L’aggiunta di una dimensione soprannaturale genera una serie di colpi di scena che arricchiscono ulteriormente la narrazione, che si apre a molteplici letture e aumenta la curiosità del lettore. 
Tema centrale del romanzo di De Angelis è certamente la ricerca dell’identità, la quale deve passare giocoforza dalla conquista della libertà. George Carson incarna il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo all’interno di un sistema che lo schiaccia e vorrebbe individuare per lui una strada già tracciata, mentre Rebecca Drake incarna quella dose di caos necessaria per rompere le catene dell’oppressione. In questo contesto, persino l’eccesso di scrupolo e protezione dei genitori del giovane possono essere letti in chiave negativa, dal momento che gli impediscono di fare esperienza diretta della vita e, dunque, di crescere e diventare un uomo. Tra un’avventura e l’altra il libro solleva delle domande importanti sulla natura del potere e dell’autorità, interrogando il lettore su cosa significhi veramente essere liberi. Lo stesso concetto di eroismo viene letto nel romanzo in maniera ambivalente: se all’inizio Rebecca appare come una rapitrice, poi diventa un’eroina sui generis, che dovrà confrontarsi più volte con le azioni che la portano a dubitare del proprio ruolo. Nonostante le tensioni e i conflitti, l’amicizia e la lealtà rimangono al centro della riflessione dell’autore. Sebbene la relazione tra i protagonisti sia più che mai complessa, è cementata da un senso di lealtà crescente, sempre accompagnato dall’onore che sempre bisogna mantenere nei combattimenti, soprattutto nei confronti degli avversari. 
La narrazione di Alessandro De Angelis sa essere cruda e d’impatto: con grande abilità crea un legame empatico tra il lettore e i personaggi del libro, ma da un momento all’altro il destino di certi personaggi può prendere una piega imprevista, fra tradimenti, colpi di scena e addii inaspettati. Gli ultimi capitoli vedranno svolgersi uno scontro titanico e dall’esito quantomai incerto, ma la solidità coriacea dei protagonisti sarà dura da scalfire. 
Lo stile narrativo di Alessandro De Angelis è fluido e ricco di dettagli, capace di creare immagini vivide e coinvolgenti che permettono al lettore di immergersi completamente nelle ambientazioni. La stessa caratterizzazione dei personaggi è uno degli aspetti più forti dello stile di De Angelis. Ognuno di essi è delineato con cura, con tratti distintivi e psicologie complesse che li rendono tridimensionali. Anche i dialoghi contribuiscono significativamente allo sviluppo dei personaggi, grazie alla capacità dell’autore di costruire per ciascuno una voce singolare, autentica. Attraverso di essi scorre la suspense, una tensione narrativa che non lascia scampo e ci invoglia a proseguire la lettura fino a perdere il fiato, sempre sul filo del rasoio. Il ritmo è veloce, con sequenze di azione intensa che si alternano a momenti di introspezione. Questa dinamica conferisce al libro un’energia che mantiene sempre alta l’attenzione, rendendola bilanciata ed efficace. 
Giunti all’epilogo del romanzo, sappiamo di essere soltanto all’inizio di una saga intrigante e avvincente. Il mondo creato da Alessandro De Angelis prende soltanto spunto dalla nostra realtà, per poi diventare molto altro e farci immaginare che, forse, prima o poi, la portatrice di caos busserà anche alla nostra porta per dare inizio alla nostra avventura epica. Più di un thriller, più di un fantasy e più di un romanzo di formazione, “Drake I. La portatrice di caos” è un romanzo dallo stile singolare e di spessore, da leggere e apprezzare in tutte le sue sfumature. 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it