“Nonostante i ripetuti interventi del Ministro della Funzione Pubblica, alla quale va riconosciuto il merito per aver testimoniato attraverso scelte incisive e responsabili, l’assoluta volontà di tutelare il diritto alla salute dei lavoratori pubblici, la Dirigenza della Pubblica Amministrazione continua a dimostrare di non comprendere la gravità della situazione".
Lo dichiarano Antonio Foccillo, Segretario Confederale del Pubblico Impiego della UIL e Nicola Turco, Segretario Generale della Uilpa, richiamando anche “lo stesso appello di oggi, con il quale la Ministra Dadone ha rappresentato la necessità che i dirigenti pubblici provvedano tempestivamente ad organizzare il lavoro in forma agile, abbandonando tanto i retaggi quanto un modo ormai arcaico di concepire il lavoro, il tutto al fine di contenere il contagio da Covid-19”.
“Allora - si chiedono i due sindacalisti – dopo le misure varate dal Governo ed i reiterati appelli alla popolazione di rimanere a casa, dopo le Direttive per il Pubblico Impiego puntualmente emanate dallo stesso Ministro della P.A., cosa ancora dobbiamo aspettare affinché tutti i dipendenti pubblici rimangano a casa in Smart Working? Ricordiamo che costituiscono un’eccezione soltanto coloro che sono preposti ai servizi indifferibili ma anche su tale fronte riscontriamo troppi ritardi, a causa di dirigenti che ancora stentano ad individuare quali sono i servizi indifferibili, proponendo di mantenere assurdi presidi per lo svolgimento di attività, per le quali non è richiesta la presenza nei luoghi di lavoro ovvero che possono essere differite senza alcun pregiudizio per la collettività”.
“L’indifferibilità è un qualcosa che non può essere oggetto di dilazione, di differimento, di proroga”, evidenziano Foccillo e Turco, sottolineando che “non è più accettabile perdere ulteriore tempo prezioso, in gioco c’è la vita di lavoratori e cittadini. La strada da percorrere per uscire dall’emergenza epidemiologica sarà ancora lunga e per questo è prioritario che tutti i lavoratori siano posti in condizioni di sicurezza”.
“Il diritto alla Salute sancito dalla Carta Costituzionale, è un diritto fondamentale e prevalente su tutti gli altri. In questo momento la nostra attenzione è estremamente elevata, vigileremo ed assumeremo tutte le iniziative del caso affinché vengano prontamente individuati tutti i comportamenti omissivi per il conseguente accertamento delle relative responsabilità", concludono i due Segretari.