“Pervengono segnalazioni rispetto ad iniziative che in talune amministrazioni pubbliche si starebbero assumendo per il rientro dei lavoratori negli uffici”. Lo afferma in una nota il Segretario Generale della Uilpa Nicola Turco, aggiungendo: “nessuna improvvisazione, il 4 maggio non costituisce affatto il segnale di un ‘tana libera tutti’, come peraltro risulta evidente dalle decisioni assunte dal Governo”.
“Per il Pubblico Impiego il d.p.c.m. dello scorso 26 aprile non prevede alcuna modifica, anzi fa salve le disposizioni già vigenti in materia, contenute nell’articolo 87 del D.L. n. 18 del 17 marzo, già convertito in legge” puntualizza Turco, rimarcando che “ancora una volta i datori di lavoro della Pubblica Amministrazione manifestano una totale distanza dal Paese e dalle scelte della Politica nell’interesse della collettività”.
“Resta come riferimento il Protocollo sottoscritto il 3 Aprile con il Ministro”, prosegue Turco affermando “che sarà fondamentale prevedere una graduale ripartenza nel rispetto di quanto previsto dalle norme contrattuali in tema salute e sicurezza nei luoghi di lavoro operando per step in concomitanza con i dati che nelle prossime settimane arriveranno relativamente alle curve dei contagi. Sul punto sia chiara la necessità di affrontare la questione in sede di contrattazione, così come previsto dall’art. 7, comma 6, lettera k) del vigente CCNL, rimanendo precluso ogni provvedimento scaturente da decisioni di carattere unilaterale”.
“Peraltro, è evidente che il graduale rientro dei lavoratori negli uffici dovrà presupporre la disponibilità e l’utilizzo di tutti gli adeguati strumenti di protezione individuale e di igienizzazione e sanificazione degli ambienti nonché l’assoluto rispetto della distanza minima, da consentire attraverso una rimodulazione degli spazi e/o la rotazione del personale”, precisa Turco, evidenziando anche che “come previsto dal Protocollo stipulato tra Governo e OO.SS. confederali il 14 marzo ed integrato il 24 aprile la mancanza di adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza”.
“Il Governo sta ragionando in termini di sistema Paese, prevedendo una sinergia tra tutti i settori produttivi, economici e di interesse pubblico, per i quali è stata tracciata una linea ben precisa da seguire”, ricorda il Segretario Generale della Uilpa.
“Per questo è stato deciso di mantenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado e ciò ovviamente ha comportato un grave disagio per le famiglie, per alleviare il quale sono stati adottati vari strumenti. Poi c’è il problema della mobilità che interessa tutta la cittadinanza e che quindi presuppone delle soluzioni che garantiscano il trasporto in sicurezza, da testare proprio nell’imminente Fase 2 in cui riprenderanno le attività nei settori individuati dal Governo”, rappresenta Turco.
“In questo momento, nessuna Pubblica Amministrazione può considerarsi a se stante, tutti devono sentirsi parti integranti di un sistema unico”, incalza il Segretario Generale della Uilpa, secondo il quale “non esistono eccezioni, neanche l’amministrazione della Giustizia può sottrarsi alle prescrizioni normative dettate dall’Esecutivo e deve ragionare nell’ottica di essere una delle tante componenti del sistema Paese, a nessuna delle quali è concessa la potestà di alterare l’equilibrio richiesto per la ripresa. Noi non consentiremo a nessuno di ergersi al di sopra di tale ragionato bilanciamento e di agire in violazione delle norme di legge”.
“Del resto, la macchina pubblica non si è mai fermata, nel Lazio ad esempio (dove sono ubicate tutte le Amministrazioni centrali) il 96,6% dei lavoratori è in Smart Working e sta comunque assicurando le prestazioni cui è preposto, anche sacrificando l’utilizzo dei propri strumenti personali mentre alcune realtà come i Vigili del Fuoco, la Polizia Penitenziaria e l’Inps in questo momento hanno dovuto affrontare un sacrificio enorme, rimanendo fisicamente sul campo anche oltre i normali orari e/o turnazioni. Quindi – esorta il sindacalista della Uilpa – nessuno provi a creare dualismo all’interno del mondo del lavoro, chi azzarda a dividere non ha a cuore il rilancio ed il futuro del Paese”.
“Noi siamo a fianco di tutti coloro che a seguito dell’epidemia hanno perso temporaneamente il lavoro e stanno vivendo un momento di grande difficoltà ma siamo convinti che soltanto restando uniti riusciremo a superare questo momento ed a gestire una fase che potrà traghettarci verso un Paese migliore”, conclude Turco.
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