Lazio

Riutilizzo delle acque nelle aree industriali: presentato il progetto

CONSORZIO INDUSTRIALE DEL LAZIO

Presentato a Latina, nella sala conferenze del Consorzio Industriale del Lazio, il progetto di recupero delle acque (reflue e meteoriche) teso alla valorizzazione e al riutilizzo delle stesse promosso dalla Roma & Pontos (società controllata del Consorzio Industriale).
Il progetto presentato prevede il recupero e il riutilizzo delle acque reflue del depuratore della città di Cisterna di Latina (1. 800.000 mc/anno di acqua reflua) e di una importante azienda alimentare (1.600.000 mc/anno di acqua reflua) oltre alle acque meteoriche. Queste acque sarebbero affinate in un depuratore di affinamento e sarebbero destinate per usi industriali (di processo) e agricoli (per usi irrigui). L’iniziativa nasce dalla necessità di rispondere ai vincoli ambientali imposti dalla delibera regionale del Lazio 445/2009 che vieta l’autorizzazione di nuovi pozzi sulle zone ricadenti sopra la falda acquifera dei colli Albani e si pone l’obiettivo di trasformare un problema in una risorsa, contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla resilienza delle aziende insediate. 
Presente all’iniziativa il Commissario del Consorzio Industriale del Lazio, prof. Raffaele Trequattrini, che ha affermato: «Il nuovo paradigma della sostenibilità ambientale riconosce all’acqua un ruolo cruciale, non solo come risorsa da proteggere, ma come elemento da riutilizzare. I processi industriali, grazie all’innovazione tecnologica, possono ridurre gli sprechi e recuperare le acque reflue, trasformandole in una risorsa da reimpiegare. Tuttavia, un aspetto fondamentale che non possiamo ignorare è che la sostenibilità ambientale non deve mai entrare in conflitto con la sostenibilità sociale. Garantire l’accesso equo all’acqua, sia per le persone che per le aziende, è una priorità. Non possiamo permetterci che il progresso ambientale avvenga a scapito delle comunità o delle realtà produttive, soprattutto in un territorio come il nostro, dove il tessuto industriale è un pilastro dello sviluppo economico. Le aziende affrontano quotidianamente - ha concluso Trequattrini - sfide legate alla gestione delle risorse idriche, e il nostro obiettivo, come Consorzio Industriale, è facilitare soluzioni pratiche e sostenibili. Il progetto presentato da Roma & Pontos sul riciclo dell'acqua rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare, un'opera che punta alla riduzione degli sprechi e all’ottimizzazione delle risorse naturali che può essere da apripista per altri progetti di sostenibilità».
Soddisfatto dell’iniziativa anche il presidente della Roma & Pontos, Marco Delle Cese che ha aggiunto: «Investimenti in tecnologie innovative, infrastrutture efficienti e soluzioni basate sull’economia circolare possono garantire benefici duraturi per le imprese e per i territori. La vera sostenibilità si realizza quando le tre dimensioni operano in sinergia, trovando un equilibrio che permetta di massimizzare i benefici complessivi. Progetti come quelli di recupero delle acque reflue e meteoriche dimostrano come sia possibile integrare la protezione ambientale con il miglioramento delle condizioni sociali e la crescita economica. Sono esempi concreti di come un approccio olistico possa portare a risultati tangibili e sostenibili nel lungo termine».
A spiegare tecnicamente l’importanza dell’iniziativa il direttore di Roma & Pontos, Fabrizio Porcari che ha affermato: «La sostenibilità è un concetto che deve abbracciare tutte le dimensioni della società: ambientale, sociale ed economica. Nessuno di questi aspetti può essere affrontato isolatamente, poiché sono profondamente interconnessi. In particolare, la gestione delle risorse idriche rappresenta un esempio chiave di questa integrazione. Dal punto di vista ambientale è essenziale adottare soluzioni che riducano gli sprechi e promuovano il riutilizzo dell’acqua, come il recupero delle acque reflue e meteoriche. Tuttavia, la sostenibilità ambientale da sola non basta Anche l’aspetto economico gioca un ruolo cruciale: la gestione dell’acqua deve essere vista come un’opportunità per creare valore e non come un costo».

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