Immaginate di prelevare una piccola quantità di grasso sottocutaneo, lì dove è in eccesso - nell’addome, nei glutei o nelle cosce per esempio - di purificarlo mantenendo intatto il naturale contenuto di cellule staminali adulte presenti, per poi reintrodurlo come tessuto adiposo arricchito proprio dove vorreste maggiore volume e pienezza (su viso, seno, glutei) sfruttando al massimo il suo ruolo rigenerativo. Il risultato? Le rughe scompaiono, i volumi si ridisegnano in modo naturale, la pelle assume una texture più liscia e luminosa. È la nuova frontiera della medicina rigenerativa che, grazie alle moderne tecniche e strumenti di ultima generazione, scopre nel tessuto adiposo un elisir di bellezza senza tempo. «Da un’operazione di rimodellamento corporeo è possibile oggi ricreare volume stimolando il ricambio cellulare e garantendo un ottimo grado di stabilità senza tempo - spiega la dottoressa Chiara Distefano, medico specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, a capo del suo studio medico di via Canfora, a Catania – qualsiasi persona attraverso le tecniche di medicina rigenerativa può contare su un deposito di materiale biologico nel quale attingere secondo le proprie esigenze e per qualsiasi uso estetico futuro».
A rientrare in questo campo d’azione sono principalmente il lipofilling e il nanofat, entrambe considerate dal medico “alleate” della giovinezza. «La differenza tra le due applicazioni - continua Chiara Distefano che nel suo studio medico promuove da sempre una bellezza naturale mediante trattamenti di ultima generazione – si basa principalmente sul metodo di utilizzo e sulle indicazioni prescritte. Il nanofat, che si avvale di microstrumenti in grado di separare e filtrare il grasso fino ad ottenere emulsioni oleose ricchissime di cellule staminali, viene adoperato a scopo rigenerativo su tutto il viso con l’obiettivo di migliorare, in modo sensibile, la qualità della pelle. Il lipofilling invece ristabilisce la pienezza del volto, correggendone e rimodellandone i suoi volumi».
Due interventi mini-invasivi che ricreano una sorta di effetto slow aging, come lo definiscono gli americani, aiutando a fermare le lancette del tempo e trasformando il grasso da acerrimo nemico in migliore compagno delle donne di ogni età.
«Si procede in anestesia locale in day hospital attraverso un’operazione priva di cicatrici che si può eseguire in poco tempo da specialisti in chirurgia plastica, in ambienti assolutamente garantiti e sterili – spiega la dottoressa Distefano che quotidianamente nei suoi canali social condivide e racconta le esperienze rigenerative “senza filtri” delle sue pazienti – grazie a delle cannule sottili che limitano notevolmente le ecchimosi, la convalescenza è abbastanza veloce e la ripresa dell'attività sociale va da pochi giorni ad un massimo di una settimana».
Le tecniche “addio rughe” sono state già sulla lista degli step più richiesti insieme agli interventi risolutivi di chirurgia plastica quali addominoplastica o liposcultura, da seguire in vista dell’estate: «È bene però – conclude la dottoressa Distefano – vivere la propria immagine in modo più consapevole e con serenità, accettando le imperfezioni. Il miglior consiglio che mi sento di dare alle mie pazienti soprattutto in questo periodo? Accettarsi prima di tutto, per poter migliorare la propria immagine in modo intelligente. Curare l’estetica significa curare l’intera persona: una migliore accettazione del proprio corpo aiuta a ristabilire quell’equilibrio emotivo, fonte principale del nostro benessere».
Leggi l'articolo completo su ANSA.it