“Ricordare le stragi di Capaci e di Via D’Amelio vuol dire continuare il percorso avviato da Falcone e Borsellino perché anche in questa terra si possa costruire un futuro migliore, ma soprattutto trasferire gli ideali di giustizia e legalità, che i due magistrati hanno testimoniato nel corso della loro vita e con l’estremo sacrificio, alle giovani generazioni”. Hanno dichiarato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia in occasione del trentaduesimo anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone e Francesca Morvillo insieme agli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
“Tenere viva la memoria, nella convinzione che il rispetto delle regole sia la migliore azione di contrasto ad ogni forma di violenza e di sopraffazione è dovere civico di ogni cittadino e di ogni amministratore che abbiano a cuore le proprie comunità e la propria nazione”. Aggiungono Amenta e Alvano.