“Sono necessari interventi normativi e finanziari straordinari che pongano fine a una condizione di crisi organizzativa e finanziaria di carattere strutturale che i Comuni siciliani vivono da troppi anni e che è legata a un faticoso coordinamento tra Stato e Regione siciliana sul piano legislativo e delle competenze. Chiederemo al nuovo presidente ANCI, che sarà eletto il prossimo autunno, di contribuire all’attuazione di tali interventi, facendosi portavoce nei confronti del Governo nazionale delle tante criticità che mettono in ginocchio le Autonomie locali dell’Isola”. Questa la dichiarazione di Paolo Amenta, presidente dell’ANCI Sicilia, nel corso dell’Assemblea dei soci, svoltasi ieri a Palermo, che hanno approvato, all’unanimità, una mozione da sottoporre ai candidati alla presidenza ANCI, che si rinnoverà nel corso dell’Assemblea Congressuale in programma per il 20 novembre, a Torino.
Crisi idrica, gestione dei rifiuti, costi dell’energia, difficoltà nella riscossione dei tributi, limiti assunzionali e mancanza di figure apicali e professionalità negli Enti locali dell’Isola insieme all’attuazione delle politiche socio-sanitarie sono stati tra i temi al centro del partecipato dibattito svoltosi ieri.