(Arv) Venezia 9 ago. 2024 - “Sabato 10 agosto si celebra a Trieste, su iniziativa dell’associazione degli esuli istriani, il 108esimo anniversario del martirio di Nazario Sauro, avvenuto il 10 agosto 1916, con una commemorazione che sarebbe sbagliato strumentalizzare, come è accaduto in passato, confondendola con un anacronistico sciovinismo espressione dalla retorica di impronta fascista.
“Nazario Sauro era un mazziniano democratico, Fabio Filzi, avvocato nello studio del socialista Antonio Piscel, Damiano Chiesa di famiglia liberale: non è difficile bensì sbagliato sostenere che gli irredentisti furono precursori del fascismo, come fu, e ancor oggi è, sbagliato bollare di simpatie fasciste gli esuli istriani, quarnerini, zaratini e i Dalmati. Bisognerebbe, come auspicava il senatore Giovanni Spadolini, rivalutare queste figure, il loro valore e peso nella storia della democrazia italiana. Credo sia un atto doveroso verso il nostro passato ma con uno sguardo lungimirante sul nostro futuro. Nazario Sauro, mazziniano di Capodistria, divenne un simbolo di chi scelse la libertà. Non molti ricordano che furono i nazisti a smantellare nel maggio del 1944 il monumento che gli era stato dedicato nella natìa Capodistria opera dello scultore Attilio Selva e dell’architetto Enrico Del Debbio e le cui statue furono fuse dai titini durante l’occupazione al termine della Seconda Guerra Mondiale, nel maggio 1945. In molti, invece, ricordiamo come gli esuli costretti ad abbandonare Pola vollero portare con sé le spoglie mortali di Nazario Sauro per consegnarle a Venezia, l’antica capitale dello stato da Mar di cui Istria, Quarnero e Dalmazia, erano parte che contribuì attivamente alla storia della Repubblica Serenissima. Dal 1947 Nazario Sauro riposa nel Tempio Votivo del Lido di Venezia, a ricordarci tutte le vittime delle guerre e il contributo pagato da istriani, quarnerini e dalmati per il nostro Paese e per la nostra libertà. Ricordiamolo in questo 10 agosto”, conclude il Presidente.