Veneto

Consiglio Veneto, approvata la legge di adeguamento ordinamentale 2024

CONSIGLIO REGIONALE VENETO


(Arv) Venezia 29 ott. 2024 - Il Consiglio regionale del Veneto, nel corso della seduta odierna, ha approvato a maggioranza, con l’astensione dell’opposizione, il progetto di legge regionale n. 275, di iniziativa della Giunta, “Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2024 in materia di agricoltura, promozione agroalimentare, politiche forestali, semplificazione per le imprese ed energia”, relatore il presidente della Terza commissione dell’assemblea legislativa Marco Andreoli (Lega-LV), correlatore il vicepresidente Renzo Masolo (Europa Verde).
La proposta legislativa mira a semplificare e ad adeguare l’ordinamento regionale vigente sulle materie di competenza della Terza commissione. In particolare, per quanto concerne la disciplina degli interventi in agricoltura di cui alla legge regionale n. 40/2003, vengono introdotte due disposizioni: la prima equipara agli imprenditori agricoli professionali gli Istituti di istruzione superiori e professionali del settore agrario e le aziende agrarie sperimentali delle Università degli Studi con sede nella Regione del Veneto, ai soli fini della partecipazione agli interventi previsti dalla programmazione regionale applicativa delle disposizioni dell’Unione Europea; la seconda consente alla Giunta regionale di acquistare beni e servizi necessari all’attività di vigilanza e controllo sulle produzioni agricole e agroalimentari svolta con personale regionale. Di seguito, vengono introdotte disposizioni che modificano la legge regionale n. 12/2017 “Riconoscimento e promozione delle associazioni enogastronomiche” adeguandola alla normativa nazionale, con particolare riferimento alla tenuta del registro regionale di settore, e la n. 28/2012 “Nuove disposizioni in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, turismo rurale, fattoria didattica, enoturismo, oleoturismo”, prevedendo, in caso di adeguamenti tecnologici e igienico sanitari e per l'eliminazione delle barriere architettoniche, la possibilità di consentire gli ampliamenti in sopraelevazione, in aderenza o interrati o seminterrati di fabbricati già esistenti, nel limite massimo del 10% del volume e non oltre i 200 metri cubi per azienda. Altre disposizioni intervengono in materia di politiche forestali, introducendo nella legge regionale n. 32/1999 “Organizzazione dei servizi di sviluppo agricolo” il Tavolo filiere forestali, e adeguando la legge regionale n. 52/1978 “Legge forestale regionale” alle disposizioni statali in materia di classificazione della viabilità forestale e silvo-pastorale. Ulteriori norme intervengono in materia di semplificazione burocratica a favore delle imprese, e in materia energetica per mantenere in capo alla Regione, anche dopo l’approvazione del nuovo Piano energetico, la competenza all'autorizzazione, all’installazione e all’esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Nel corso della correlazione, il vicepresidente Masolo, con riferimento all’istruttoria svolta in Commissione, ha ricordato che i disegni di legge ordinamentali non devono trasformarsi in “super-veicoli” che permettono di inserire nell’ordinamento regionale “Interventi innovativi che meritano maggiori approfondimenti politici”, aspetto messo in rilievo anche dal consigliere del Partito Democratico Jonatan Montanariello e dalla vicepresidente del Consiglio regionale Francesca Zottis (Pd), mentre il consigliere Roberto Bet (Lega-LV) ha sottoposto all’aula di un emendamento, sottoscritto anche dalla capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini, in materia di realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli a terra, con particolare riferimento all’individuazione dei criteri relativi al requisito della continuità dell’attività agricola o pastorale sull’area interessata dall’intervento, argomento sul quale sono intervenuti successivamente anche il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni e il capogruppo Giuseppe Pan.

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